Matteo Salvini, dal palco del pre Pontida, la parte del raduno leghista dedicata ai giovani, ha strigliato i giovani militanti dopo i cori contro il ministro degli Esteri e collega vicepremier Antonio Tajani. Scusandosi con lui ha specificato: “È un amico, come lo è Giorgia Meloni. Non stiamo giocando, non possiamo scherzare. Gli avversari non sono in maggioranza, sono fuori”.

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Vendola a La7: “Conte o Renzi nel campo largo? Nessuna esitazione, mai col secondo”. E su Meloni: “Con lei un matriarcato liberista”

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L’esordio di Orbán a Pontida: “Porteremo i migranti a Bruxelles. Salvini un eroe”. Il leader della Lega: “Via la cittadinanza a chi delinque”

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