Matteo Salvini, dal palco del pre Pontida, la parte del raduno leghista dedicata ai giovani, ha strigliato i giovani militanti dopo i cori contro il ministro degli Esteri e collega vicepremier Antonio Tajani. Scusandosi con lui ha specificato: “È un amico, come lo è Giorgia Meloni. Non stiamo giocando, non possiamo scherzare. Gli avversari non sono in maggioranza, sono fuori”.