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Sei militari nordcoreani uccisi durante un raid nel Donestk. Ennesima prova della collaborazione tra Mosca e Pyongyang

C’erano anche sei ufficiali nordcoreani tra i 20 militari uccisi giovedì scorso in un attacco missilistico nel Donetsk, occupato dalla Russia. Lo riferiscono fonti dell’intelligence militare di Kiev. Secondo le stesse fonti, altri tre militari nordcoreani sono rimasti feriti. L’intelligence ucraina aveva riferito in precedenza dell’arrivo di un piccolo contingente di personale militare da Pyongyang, in particolare unità di ingegneria sottolineando “la cooperazione attiva tra Russia e Corea del Nord” nella guerra. Il raid sarebbe avvenuto il 3 ottobre scorso.

L’Ukrainska Pravda scrive che già a giugno era trapelata la notizia che la Corea del Nord avrebbe inviato forze del genio militare per partecipare ai “lavori di ricostruzione” nella regione del Donetsk occupato. In particolare, secondo la stessa fonte, il Pentagono credeva che le truppe nordcoreane in Ucraina sarebbero diventate carne da cannone. L’intelligence occidentale ha stimato che circa la metà dei circa tre milioni di proiettili di artiglieria utilizzati dalla Russia all’anno provengano dalla Corea del Nord. Nella stessa regione, nelle ultime 24 ore, sono stati uccisi due civili ucraini e altri otto sono feriti a seguito di altri raid. Lo rende noto Ukrinform, che cita le rispettive amministrazioni regionali.