L'attore e regista ha raccontato come ha scoperto che il vero padre, in realtà, era il padrino della sua cresima
Giampaolo Morelli sbarca al cinema dal 17 ottobre con il film da lui diretto e interpretato “L’amore e altre seghe mentali”. Il regista è stato ospite nel salotto di “Verissimo” e ha rivelato un aspetto inedito della sua famiglia. Durante la chiacchierata con Silvia Toffanin, Morelli ha spiegato come è venuto a conoscenza che il vero padre biologico era in realtà il padrino di cresima.
“Mia madre era malata, le mancavano ormai pochi giorni, anche se non potevo saperlo, mi dice che mi aveva scritto una lettera, molto tempo prima, mi ha detto dove cercarla, – ha raccontato – l’ho trovata, mi ha fatto questa confessione, nella lettera mi dice che mio padre, quello che pensavo essere mio padre, non era in realtà il mio vero papà. Diciamo che, sai, sono notizie che arrivano scioccanti, anche se arrivano in tarda età sono sempre devastanti, però che dire non è che io me l’aspettassi, ma ho rimesso insieme tanti tasselli della mia vita familiare. Non è che venivo dalla famiglia della Mulino Bianco, e mi sono ritrovato con questa notizia, la mia era una famiglia complicata“.
Poi naturalmente Morelli ha cercato di avere qualche informazione in più dalla madre: “Ho avuto tempo di chiedere un po’ di spiegazioni e un po’ mi vengono date. C’è questo signore che era il mio vero papà, ormai morto da diversi anni”.
L’attore e regista si ricorda di questo uomo: “Ti si riaccendono i file, li rimetti in sequenza, capisci tante cose, capisci l’insistenza nel fare una cresima, anche in tarda età, avevo 19 anni, pure tardi, l’insistenza, per farla contenta la faccio, capisci perché il padrino, tante altre cose, rapporti strani a casa“.