Cronaca Nera

Agguato a Pisa, uomo di 37 anni ucciso davanti al figlio con un proiettile alla tempia

Agguato mortale a Pisa. Nella serata di domenica Beni Arshiaj, 37enne di origini albanesi, è stato ucciso davanti al figlio con un colpo di pistola alla tempia. L’omicidio è avvenuto nella frazione di Oratoio, mentre stava per partire una processione in occasione della festa della Madonna del Rosario. La vittima è stata freddata nella corte […]

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Agguato mortale a Pisa. Nella serata di domenica Beni Arshiaj, 37enne di origini albanesi, è stato ucciso davanti al figlio con un colpo di pistola alla tempia. L’omicidio è avvenuto nella frazione di Oratoio, mentre stava per partire una processione in occasione della festa della Madonna del Rosario. La vittima è stata freddata nella corte della sua abitazione.

L’uomo era appena rientrato a casa ed aveva parcheggiato il suo furgone. Il mezzo era ancora in moto all’arrivo della polizia, a cui sono state affidate le indagini coordinate dal sostituto procuratore Egidio Celano. Sul posto sono stati trovati cinque bossoli di pistola calibro 22, ma solo un proiettile sarebbe andato a segno, un colpo mortale alla testa. Non è ancora chiaro il movente dell’omicidio, né l’ambiente dentro il quale sarebbe maturato. L’uomo, padre di due figli piccoli, è incensurato.

La zona in cui è avvenuto l’omicidio non è coperta da telecamere né ci sarebbero testimoni oculari dell’agguato anche sé alcune persone hanno detto di avere visto due persone allontanarsi rapidamente in scooter subito dopo avere udito gli spari. Il 37enne lavorava sia come piastrellista che come giardiniere e ieri sera stava rientrando a casa proprio dal lavoro. Dettagli sui quali la polizia sta lavorando in cerca di riscontri e di elementi utili a ricostruire le ultime ore di vita della vittima.

Sconvolto il quartiere di Oratoio, sospesa la processione. Sui social il parroco scrive: “Al suono gioioso delle campane si è mischiato lo scoppio freddo di colpi mortali. Non abbiamo fatto la nostra processione stasera, e siamo tornati alle nostre case velocemente, frastornati, stupiti, incuriositi, spaventati…”.