Min Gyu Song è il vincitore del premio internazionale Guido Cantelli, riservato ai direttori d’orchestra under 35. Song, sudcoreano, ha 31 anni: è direttore residente nel programma dell’Accademia dell’Opera Nazionale Coreana e ha diretto oltre 20 orchestre professionali, tra cui la Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, la WDR Funkhausorchester Köln, la Komische Oper Berlin, la Bochum Symphony Orchestra e la Seoul Philharmonic Orchestra. Il riconoscimento è stato deciso durante finale al teatro Coccia di Novara dalla giuria presieduta da Günter Neuhold, decano della scuola austro-tedesca. Song ha battuto in finale gli italiani Giovanni Conti (fiorentino di 28 anni) e Aram Khacheh (27 anni, di Poggibonsi) – arrivati rispettivamente secondo e terzo – e il tedesco Luka Hauser (26 anni). Song ha vinto anche due premi assegnati dalla giuria dei rappresentanti di agenzie di management internazionali tra le più prestigiose in assoluto (Askonas Holt e Img Artists) e dall’Orchestra Sinfonica di Milano, che è tra gli organizzatori del premio.
Il nome di Min Gyu Song si inserisce in un albo che vede incisi i nomi tra gli altri di Riccardo Muti, Eliahu Inbal, Ádám Fischer, Hubert Soudant e Donato Renzetti. Sua è stata l’interpretazione più convincente dei brani assegnatigli a sorte per la finale al Teatro Coccia: il terzo e quarto movimento della Sinfonia n. 3 in Fa maggiore op. 90 di Johannes Brahms. La giuria era composta da direttori d’orchestra di statura internazionale come Riccardo Frizza e Corrado Rovaris, da Numa Bischof Ullmann (sovrintendente della Luzerner Sinfonieorchester e del festival Le Piano Symphonique di Lucerna), dal segretario artistico dell’Accademia di Santa Cecilia Mauro Bucarelli, dal responsabile artistico dell’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo Didier de Cottignies e dalla vicepresidente The Richard and Mary L. Gray Chair della Chicago Symphony Orchestra Association.
“Il livello del Premio Cantelli cresce di anno in anno – commenta Corinne Baroni, direttrice del Premio e del Teatro Coccia – e in questa terza edizione dalla sua rinascita nel 2020, a 63 anni dalla fondazione, rinnova con vigore la coerenza con i propri principi ispiratori, servire il talento della nuova generazione di direttori d’orchestra internazionale, e la sua promessa: portare, grazie al nome e alla fama di Cantelli, la città di Novara nel mondo”. Tutti i finalisti del premio Cantelli, infatti, sono certificati da una selezione multipla e rigorosa: dopo una prima scrematura, cui si erano presentati in 241 candidati (il numero più alto della storia del Premio), in 18 sono arrivati alla fase eliminatoria all’Auditorium Fondazione Cariplo di Milano per diventare 8 in semifinale.
Il premio della giuria della critica è stato assegnato da Andrea Estero (direttore del mensile Classic Voice e presidente dell’Associazione nazionale critici musicali), da Nicola Cattò (direttore del mensile Musica e segretario generale dell’International Classical Musica Awards) e da Pablo L. Rodríguez (critico musicale di El País) ad Aram Khacheh, per “il suo superiore controllo tecnico, la sua capacità di fare cantare l’orchestra, di gestire ogni dimensione – il ‘micro’ e il ‘macro’ – del fraseggio, la singola frase così come il grande periodo musicale”. Khacheh ha tra l’altro ricevuto anche il premio della Giuria Giovani, composta dagli allievi del Conservatorio “Guido Cantelli” e dal gruppo “Giovani dietro le quinte”.