Società

Il mondo precipita verso un sistema feudale: Stato e salotti buoni sono la stessa cosa

di Pietro Francesco Maria De Sarlo

Eppure si fa finta di non capire, o peggio non si capisce. Avanzata delle destre più o meno naziste, astensione al voto e antipolitica, sfiducia nel sistema democratico, anti sionismo o antisemitismo o anti ebraismo sono solo facce della stessa medaglia: la difesa del sistema basato sulla difesa di oligarchie economiche, territoriali e dei mercati. Tutto ciò, come il liberismo più o meno turbo, produce un senso di ingiustizia globale e una perdita complessiva dei valori fondanti nella società democratica occidentale e liberale.

Viviamo in un mondo che sta precipitando verso un sistema feudale con una ricchezza concentrata nelle mani di pochi e il resto stratificato in un sistema fatto di vassalli, valvassini e valvassori con i giornalisti dei media di sistema schiacciati in quest’ultima categoria appena sopra i servi della gleba. Proprio da questo ultimo anello della catena parte il nuovo ordine occidentale. Un unico salotto buono che fa credere al resto del pianeta che la concentrazione della ricchezza e del potere nelle loro mani sia salvifica, portatrice di valori e benessere e per farlo usano proprio questi, che Gramsci chiamerebbe scrittori salariati, e che, forti di qualche lettura, li fa ritenere intellettualmente indipendenti invece di valvassori aspiranti valvassini, mentre in realtà, a botta di qualche spicciolo a pezzo, sono sempre sotto il ricatto di precipitare tra i servi della gleba. Ovviamente un piccolo, ben pagato e autoreferenziale gruppo che guida il gruppone fa credere a tutti che producendo fake news possono diventare, se non stimati, almeno ricchi.

La scelta degli esempi per affermare l’enunciata teoria è infinita. Partiamo dal semplice. Sosteniamo l’Ucraina contro Putin per difendere i valori occidentali, la retorica di invaso-invasore per far dimenticare che c’è anche un prima e chi lo fa viene inseguito da picchiatori mediatici che ti bollano come putiniano e indegno del consesso democratico. Lo stesso mondo occidentale che manda armi a uno stato che pratica da sempre l’apartheid, che si sente in diritto di conquistare territori perché affidatigli direttamente da Yahweh, che viola ogni principio base di umanità e che magari considera eroi nazionali degli vigliacchi di aviatori che lanciano bombe su civili inermi.

Su tutto ciò l’Occidente che sanzione e manda armi e carriole di euri in Ucraina diventa imbelle, afono e incapace di fermare lo sterminio. Israele ha diritto di difendersi? Certo, come tutti. E i palestinesi hanno qualche diritto o solo quello di essere sterminati? Poi qualcuno fa confusione e il coretto dei salariati sproloquia sul ritorno dell’antisemitismo ma essere stato vittima non da licenza a nessuno di trasformarsi in carnefice.

Avanti con gli esempi. Si straparla di Europa a guida franco tedesca senza rendersi conto che non c’è nessun appeal nel fare parte di una Europa che si consegna a Francia o Germania realizzando il sogno di entrambi di spartizione d’Europa che va avanti da Carlo Magno. Poi nei confronti dello stupro fatto dall’Eurogruppo nei confronti della Grecia, vera distruzione dei valori di solidarietà e uguaglianza tra tutti i membri di una stessa comunità, tutti vili e silenti.

Porcata dopo porcata, insulto dopo insulto nei confronti del Mezzogiorno nella complicità di tutti si arriva alla autonomia differenziata.
Poi il capolavoro dei governi tecnici. Nati solo per sovvertire la volontà popolare con stampa e partiti sedicenti di sinistra che suonavano il peana delle riforme fatte con il pilota automatico e un parlamento supino volto a ratificare ciò che con lettera neanche raccomandata la Bce di Mario Draghi dettava. E gli stessi pennivendoli trasformavano proprio Draghi, cavalier servente di tutti i poteri con un minimo di forza a partire da G. Letta e M. Berlusconi oltre che di Macron e dei tedeschi, in un servitore dello Stato. Equivoco possibile solo perché Stato e salotti buoni per loro sono la stessa cosa.

Così stanno le cose: papale papale.

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