Dopo Lorenzo Musetti, cade anche Matteo Berrettini. Altri due azzurri salutano il Masters 1000 di Shanghai in corso sul cemento cinese. Se il 22enne carrarino ha però offerto una brutta prestazione contro il belga David Goffin, il 28enne romano ha invece lottato alla pari contro il talentino danese Holger Rune, oggi numero 14 al mondo. Berrettini ha vinto bene il primo set e poi ha giocato alla pari con Rune anche nel secondo. La leggera flessione nel terzo è stata fatale. Peccato, perché una vittoria contro un avversario di questo calibro avrebbe rappresentato un altro passo in avanti per Berrettini.
Il risultato finale dice 4-6, 6-4, 6-3 in due ore gioco, che lasciano appunto un po’ di amaro in bocca all’azzurro. Fino al 4 pari del secondo set, Berrettini sembrava pronto a raccogliere una vittoria che poteva rappresentare la svolta di questo finale di stagione. Da qui a novembre avrà comunque altre occasioni per migliorare ancora la sua classifica: oggi Berrettini potrebbe chiudere la settimana alla posizione numero 40 del ranking Atp. L’obiettivo di rientrare in top 30, per guadagnare una testa di serie agli Australian Open, è più vicino. Ma l’ultimo miglio è sempre il più difficile.
Lorenzo Musetti invece saluta Shanghai con un po’ di delusione. L’azzurro, n. 18 del mondo, ha perso in tre set contro il belga David Goffin, n. 66 del mondo. Dopo aver superato facilmente il primo set con il punteggio di 6-1, Musetti ha complicato tutto nel secondo perso al tie break 6-7 (6-8). Poi è affondato nettamente nel terzo, chiuso sul 6-2 a vantaggio del belga.
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Masters 1000 Shanghai, Berrettini perde in tre set contro Rune. Fuori anche Musetti contro Goffin
Dopo Lorenzo Musetti, cade anche Matteo Berrettini. Altri due azzurri salutano il Masters 1000 di Shanghai in corso sul cemento cinese. Se il 22enne carrarino ha però offerto una brutta prestazione contro il belga David Goffin, il 28enne romano ha invece lottato alla pari contro il talentino danese Holger Rune, oggi numero 14 al mondo. Berrettini ha vinto bene il primo set e poi ha giocato alla pari con Rune anche nel secondo. La leggera flessione nel terzo è stata fatale. Peccato, perché una vittoria contro un avversario di questo calibro avrebbe rappresentato un altro passo in avanti per Berrettini.
Il risultato finale dice 4-6, 6-4, 6-3 in due ore gioco, che lasciano appunto un po’ di amaro in bocca all’azzurro. Fino al 4 pari del secondo set, Berrettini sembrava pronto a raccogliere una vittoria che poteva rappresentare la svolta di questo finale di stagione. Da qui a novembre avrà comunque altre occasioni per migliorare ancora la sua classifica: oggi Berrettini potrebbe chiudere la settimana alla posizione numero 40 del ranking Atp. L’obiettivo di rientrare in top 30, per guadagnare una testa di serie agli Australian Open, è più vicino. Ma l’ultimo miglio è sempre il più difficile.
Lorenzo Musetti invece saluta Shanghai con un po’ di delusione. L’azzurro, n. 18 del mondo, ha perso in tre set contro il belga David Goffin, n. 66 del mondo. Dopo aver superato facilmente il primo set con il punteggio di 6-1, Musetti ha complicato tutto nel secondo perso al tie break 6-7 (6-8). Poi è affondato nettamente nel terzo, chiuso sul 6-2 a vantaggio del belga.
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Masters 1000 Shanghai, Cobolli vince contro Wawrinka e poi svela: “Anche mio padre lo aveva battuto”. Ora affronta Djokovic
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Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 alle ore 15.30 si svolgeranno le commemorazioni dell'Ambasciatore Attanasio e del carabiniere Iacovacci. Poi il primo punto all'ordine del giorno è la mozione di sfiducia a Daniela Santanchè.
(Adnkronos) - La sede opportuna, ha sottolineato Ciriani, "è il Copasir che è un organo del Parlamento e non del governo, ed è presieduto da un componente delle opposizioni. E' quella la sede in cui il governo fornisce tutte le informazioni del caso: oggi è stato audito Valensise, la settimana scorsa Caravelli e la prossima settimana sarà audito Frattasi. Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
E anche sulla richiesta delle opposizioni di sapere se Paragon sia stato utilizzato dalla polizia penitenziaria, Ciriani ribadisce che saranno date "riposte nelle sedi opportune. C'e' un luogo in cui dare risposte e un altro luogo in cui non si possono dare, ma questo è la legge a disporlo, non è il governo". Infine viste le proteste dei gruppi più piccoli che non sono rappresentati nel Copasir, Ciriani ha ricordato che "è la legge che lo prevede, non dipende dal governo".
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 al mattino si terrà discussione generale sulla mozione di sfiducia al ministro Carlo Nordio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo della Camera.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - La conferenza dei capigruppo ha stabilito che domani dalle 18 votazione si svolgerà la chiama per la fiducia sul dl Milleproroghe. Le dichiarazioni di voto inizieranno alle 16 e 20. Il voto finale sul provvedimento è previsto per giovedì.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Le opposizioni protestano con il governo e con il presidente della Camera Lorenzo Fontana sulla mancata interrogazione al question time sul caso Paragon. "Il governo si sottrae al confronto con il Parlamento. Siamo totalmente insoddisfatti sulle motivazioni apportate dal ministro Ciriani" che ha ribadito come il governo ritenga "non divulgabili" le informazioni sul caso, ha detto la presidente dei deputati Pd, Chiara Braga, al termine della capigruppo a Montecitorio. "E abbiamo chiesto anche al presidente Fontana di rivalutare la sua scelta".
"Il governo ha avuto l'atteggiamento di chi è stato preso con le mani nella marmellata: tutti hanno parlato, ma ora che abbiamo chiesto se lo spyware fosse utilizzato dalla polizia penitenziaria scatta il segreto...", osserva il capogruppo di Iv, Davide Faraone. Per Riccardo Magi di Più Europa si tratta "di un altro colpo alle prerogative del Parlamento. Si toglie forza a uno dei pochissimi strumenti che si hanno per ottenere risposte dal governo".
Roma, 18 (Adnkronos) - "Si tratta di informazioni non divulgabili" e come tali "possono essere divulgate solo nelle sedi opportune" come il Copasir. Lo ha detto il ministro Luca Ciriani al termine della capigruppo alla Camera a proposito delle interrogazioni al governo da parte delle opposizioni sul caso Paragon. "Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
Milano, 18 feb. (Adnkronos) - "Sono molto sollevato per la decisione del giudice Iannelli che ha escluso la richiesta di arresti domiciliari a mio carico. Ciò mi permette di proseguire il mio lavoro di architetto e anche di portare a termine l’incarico di presidente di Triennale e di docente del Politecnico di Milano". Lo afferma Stefano Boeri dopo la decisione del gip di Milano che ha disposto un'interdittiva che gli vieta per un anno di far parte di commissioni giudicatrici per procedure di affidamento di contratti pubblici.
L'archistar è indagato insieme a Cino Paolo Zucchi e Pier Paolo Tamburelli per turbativa d'asta nell'inchiesta per la realizzazione della Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura. "Ribadisco la mia piena fiducia nel lavoro della magistratura e non vedo l’ora di poter chiarire ulteriormente la mia posizione. Non nascondo però la mia inquietudine per tutto quello che ho subito in queste settimane e per i danni irreversibili generati alla mia vita privata e professionale" conclude Boeri in una nota.