Un Cobolli batte Stan Wawrinka, per la seconda volta. Il 22enne Flavio accede al terzo turno dell’ATP Masters 1000 di Shanghai e si regala una sfida contro Novak Djokovic. Nel giorno delle sconfitte di Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini, è l’unica nota lieta per l’Italia. Il numero 30 del mondo ha battuto il veterano svizzero con il punteggio di 6-7 (6), 7-6 (4), 6-3. E dopo il match ha svelato un curioso aneddoto: “Quando ero piccolo ricordo che mio padre ha giocato contro di lui e ci aveva vinto”. Già, Stefano Cobolli – papà di Flavio – aveva battuto Wawrinka nel lontano 2003.
Stefano, oggi 47enne allenatore del figlio, è stato a sua volta un buon giocatore di tennis, anche se non ai livelli di Flavio. Il suo best ranking fu la posizione numero 236 Atp, raggiunta nel 2003. Proprio quell’anno, ai quarti di finale del torneo Challenger sulla terra rossa di Brindisi, Stefano Cobolli batté un giovanissimo Wawrinka, allora appena 18enne. Anche in quel caso il match terminò in tre set: 4-6, 6-3, 6-3. Flavio Cobolli però mente quando dice che se lo ricorda: aveva appena un anno. Probabilmente è stato il padre a “ricordarglielo”.
Oggi Flavio Cobolli ha siglato invece una vittoria ben più importante, che vale il terzo turno nel penultimo Masters 1000 della stagione. Certo, ora l’avversario diventa davvero proibitivo: un Djokovic in cerca di punti preziosi per la corsa verso le Atp Finals di Torino. Intanto, però, nella giornata in cui Musetti e Berrettini hanno salutato la Cina, Cobolli si regala un altro successo prezioso anche in termini di classifica: salvo exploit di chi lo segue, infatti, da lunedì prossimo potrebbe raggiungere il suo nuovo best ranking, alla posizione numero 29 della classifica Atp.