“Quando mi sono ammalato di Covid ho rischiato di morire”. In una lunga intervista rilasciata al New York Times, Al Pacino ha affermato di aver visto la morte in faccia durante l’epidemia del secolo. Nonostante la vaccinazione, una volta contratto il virus, al pluripremiato divo di Hollywood si è addirittura fermato il cuore. “Mi trovavo a casa mia in salotto e mi è salita la febbre. In pochi istanti mi si è fermato il cuore. Sono letteralmente morto”, ha spiegato Pacino. “Ricordo l’ambulanza davanti a casa, sei infermieri e due medici vestiti come astronauti”. Il premio Oscar per Profumo di donna è riuscito anche ad ironizzare: “Non ci avevo mai pensato prima. Ma sai come sono gli attori. Suona bello dire che sei morto una volta. E comunque non ho visto la luce bianca. Non c’era nulla dall’altra parte”.
L’intervista è uscita a seguito della pubblicazione della biografia di Pacino intitolata Sonny Boy, in cui l’attore ricorda numerosi momenti della sua carriera e dei sui rapporti sentimentali. Come la gioia di diventare padre a 83 anni, nonostante il parere negativo dei medici. L’attore ha infatti ricordato che non riusciva oggettivamente a credere che la sua compagna, la 30enne Noor Alfallah fosse incinta di lui, tanto che ha voluto che si effettuasse un test del Dna sul bimbo. La Alfallah si è poi separata da Pacino chiedendo un mantenimento milionario, per lei e il figlio Roman.