Senza tanti giri di parole, ha creato una raccolta fondi su GoFoundMe e l’ha condivisa con i suoi follower chiedendo loro di pagarle l’intervento di mastoplastica additiva. E, in meno di 24 ore, è riuscita a raccogliere poco meno di 12mila e 500 euro. E’ l’ultima trovata di Michelle Comi, influencer e star di Onlyfans, spesso alla ribalta delle cronache di gossip con le sue provocazioni. Dalle dichiarazioni sul non aver “mai pagato una vacanza” alle affermazioni controverse sulla maternità (“Potrei fare dei figli quando scendo di hype così li butto sui social”), sa come attirare l’attenzione. Ma questa volta, con la sua ultima trovata, ha davvero superato se stessa: ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe per finanziare un intervento di mastoplastica additiva.
L’obiettivo? Raccogliere 15.000 euro per aumentare di una taglia il suo décolleté. E a giudicare dai risultati, sembra che la “principessa” (come si autodefinisce) abbia trovato molti “sudditi” disposti a contribuire al suo “regale” desiderio. In meno di 24 ore, la campagna ha raccolto poco meno di 12.500 euro, tra cui una donazione di ben 3.000 euro da parte di Federico Menconi, imprenditore nel campo dell’odontoiatria.
“Sono felice di vedere che in solo 5 ore abbiamo raggiunto più della metà dell’obiettivo”, ha annunciato trionfante Comi in un video su TikTok, dove poche ore prima aveva lanciato l’iniziativa con un appello ai suoi follower: “Non voglio vendervi fumo, come fanno altri creator. Voglio chiedervi esattamente ciò che voglio. Michelle Comi apre la prima raccolta fondi. Con un solo gesto potete cambiare il mondo, in questo caso il mio“. Parole che, oltre a sollevare un polverone di polemiche, sembrano contenere anche delle frecciatine ad altri influencer, probabilmente riferite a chi promuove prodotti di dubbia efficacia o si improvvisa autore di libri.
Ma al di là delle possibili allusioni, è la richiesta stessa a generare sconcerto e critiche. Molti utenti accusano Comi di superficialità, egoismo e di sfruttare il suo seguito per fini futili. “Attonito“, “incredulo”, “senza parole” sono solo alcuni dei commenti che si leggono sui social. C’è poi chi si scaglia contro chi ha donato, definendolo “complice” di questa “follia”. Non mancano però le voci che, pur non condividendo la scelta, ne ammirano l’astuzia. “Nonostante non condivida, è stata molto furba”, commenta un utente, sottolineando la capacità di Comi di creare buzz e far parlare di sé. E in effetti, l’influencer non è nuova a queste “strategie” provocatorie.
La questione di fondo, però, rimane: è giusto utilizzare i social media per chiedere ai propri follower di finanziare interventi di chirurgia estetica? Dove finisce il desiderio di condividere la propria vita e dove inizia lo sfruttamento del proprio seguito? E soprattutto, quale messaggio si trasmette ai giovani che seguono questi personaggi? Il dibattito è aperto, e la “provocazione” di Michelle Comi ha sicuramente (ri)acceso i riflettori su un tema delicato e controverso come quello delle raccolte fondi, già più volte oggetto di inchieste giudiziarie e giornalistiche.