La Foresta Nera in Germania sarà la nuova casa dell’orsa Jj4 che il 5 aprile 2023 attaccò e uccise Andrea Papi, ma adesso il problema sono gli enormi costi del suo ricollocamento. Così, come raccontato al termine del documentario di Andreas Pichler Pericolosamente vicini, andato in onda venerdì 4 ottobre su Rai 3, è stata lanciata una raccolta fondi per sostenere le spese che ammontano a circa 1 milione di euro.

Il doc, che racconta del rapporto di convivenza tra uomini e animali in Trentino, ha dato voce all’organizzazione no profit che si sta occupando della struttura: “Stiamo costruendo un’area esterna con i più alti standard di sicurezza in cui Jj4 – questo il nome dell’animale – sarà ospitata lontano dai percorsi dei visitatori. La struttura in futuro sarà utilizzata per ospitare anche altri animali selvatici“. Fra le cifre – riporta Il Gazettino – spiccano 500.000 euro per le fondazioni, 140.000 per i lavori di sterro, 30.000 ciascuno per i materiali relativi alla funivia, alla sorveglianza e al recinto.

Pichler aveva iniziato le riprese del suo documentario un anno prima dell’incidente. Lavorando a stretto contatto con una squadra speciale di 20 membri tra cui forestali e veterinari, per quasi tre anni il regista ha seguito le tracce dell’imponente animale e offre un quadro differenziato della convivenza tra uomo e orso. Durante le riprese, Pichler ha dato voce anche a residenti, animalisti e allevatori e ha documentato il dibattito, esacerbato dall’incidente mortale, riguardo il modo corretto di gestire questi animali che porta alla domanda: a chi appartiene la natura?

Jj4 era già stata segnalata in precedenza. Lo scorso anno, la notizia della morte di Papi fece il giro del mondo. In nessun altro luogo l’uomo vive così a stretto contatto con gli orsi e questo è il primo incidente nella storia recente delle Alpi, 25 anni dopo che l’orso è stato reintrodotto in Trentino come parte di uno dei più grandi progetti di rewilding d’Europa. Da pochi esemplari iniziali, ora sono più di 100 gli orsi che vagano per i boschi montani del Trentino. Al momento l’animale si trova al Casteller, ospite di una delle tre aree in cui il centro è stato diviso per poter ospitare altrettanti plantigradi.

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