Mentre il governatore Renato Schifani – nominato dal governo Meloni commissario straordinario nella gestione dei rifiuti in Sicilia – punta a realizzare due inceneritori, l’assessora del Territorio e Ambiente, Giuseppa Savarino, ha espresso “giudizio positivo di compatibilità ambientale” e “di incidenza ambientale” per il progetto di una nuova “discarica per rifiuti non pericolosi” da realizzare in contrada Scalpello a Lentini (Siracusa). A promuovere il progetto è la Gesac Srl, al momento sotto amministrazione giudiziaria perché confiscata dal tribunale di Catania a giugno 2020, con i proprietari già condannati in primo grado per traffico di rifiuti e frode in pubbliche forniture.
Le discariche e gli arresti – Il territorio siracusano è notoriamente tartassato dalla presenza del polo petrolchimico, che si estende per circa venti chilometri dalla punta aretusea ad Augusta. Oltre agli impianti industriali, ci sono numerose discariche di rifiuti pericolosi, industriali e non. In questo contesto, in contrada Grotte San Giorgio, tra Lentini e Catania, c’è la “Sicula Trasporti”, una delle più grandi discariche d’Italia, in cui confluiscono i rifiuti di oltre 200 comuni siciliani. A giugno 2020, i fratelli Antonello e Salvatore Leonardi, proprietari della discarica, sono stati arrestati con l’accusa di associazione per delinquere, corruzione, traffico di rifiuti e frode in pubbliche forniture. Secondo la procura di Catania e la guardia di finanza, i Leonardi avrebbero pagato tra il 2018 e 2019 il silenzio dei funzionari pubblici, trattando i rifiuti in modo irregolare. Durante le perquisizioni, le fiamme gialle trovano un milione di euro in contanti sotterrati in discarica.
Sequestri e condanne – Il patrimonio dei Leonardi finisce sotto sequestro, e lo scorso marzo Antonello Leonardi è stato condannato a 11 anni e 9 mesi, e il fratello Salvatore a 8 anni e 8 mesi. Sicula Trasporti e Sicula Compost sono condannate a pagare una multa di 700.000 mila euro, mentre la Gesac 150.000 euro. Eppure, il progetto dalla Gesac continua il suo iter iniziato un mese prima degli arresti. Ad agosto 2020, vengono informati gli enti e le amministrazioni in cui ricade la discarica, e alcuni mesi dopo parte la “consultazione pubblica”, e con il progetto è “trasmesso alla Commissione Tecnica Specialistica per le Autorizzazioni Ambientali di competenza regionale (CTS)”.
Il no dei Comuni – Nell’atto firmato dall’assessora Savarino si apprende che Gesac, con un capitale sociale di 30 mila euro, prevede un investimento di oltre 62 milioni di euro. La discarica avrà un’estensione di 21 ettari e una volumetria di 2.752.538 metri cubi, e disterà 3,3 chilometri da Lentini. Risulta però, che per ben tre volte, tra il 2020 e il 2022, il Libero Consorzio di Siracusa (l’ex provincia) ha detto no al progetto, come i comuni di Lentini (due volte) e Carlentini, e il dipartimento regionale urbanistica. A luglio 2024, il Cts – tenuto conto dei pareri “favorevoli e non favorevoli” emersi in conferenza dei servizi – trasmette il suo “parere favorevole conclusivo di compatibilità ambientale e di valutazione di incidenza con 26 condizioni da ottemperare”. Quindi il 24 settembre, l’assessora Savarino certifica quando approvato dal Cts ed esprime il suo “giudizio positivo”. La Regione a ilfattoquotidiano.it spiega che il “provvedimento non costituisce autorizzazione alla realizzazione e alla gestione della discarica, bensì va considerato unicamente come parere endo-procedimentale ambientale propedeutico all’acquisizione di tutte le altre autorizzazioni e pareri ricompresi nella procedura di Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR)”.
“Siamo diventati la pattumiera della Sicilia” – I sindaci Rosario Lo Faro (Lentini) e Giuseppe Stefio (Carlentini), appresa la notizia del parere dell’assessora, firmano un comunicato congiunto contro la regione, annunciando di dare battaglia. “Viene la rabbia, siamo impotenti – dice a ilfattoquotidiano.it il sindaco Stefio -, l’Ente locale è chiamato ad esprimere un parere non vincolante, abbiamo ribadito il nostro no più volte, ma veniamo esautorati, è la Regione a decidere tutto e noi non esistiamo. Solo la magistratura ci può salvare, e lo dico da politico, questi governanti vanno buttati a mare. Noi qui abbiamo già la discarica più grande d’Europa (Sicula Trasporti, ndr), e a distanza di un chilometro ne vogliono fare un’altra. Sono impazziti. Abbiamo il più alto tasso di leucemia infantile, cosa dobbiamo sopportare ancora. Siamo diventati la pattumiera della Sicilia”.