I lavoratori che utilizzano quotidianamente più dispositivi tecnologici sopportano uno stress mentale maggiore. È questo il risultato di un sondaggio commissionato da Honor in occasione del lancio del telefono Magic V3. Fin dai primissimi istanti postumi al risveglio, molte persone hanno già in mano un dispositivo elettronico. Chi per controllare la propria casella di posta, chi per vedere se gli sono arrivati messaggi e chi, invece, per tenersi già aggiornato sulle ultime notizie legate all’attualità. Più usiamo – ad esempio – il telefono e più (tendenzialmente) riceviamo notifiche. Siamo quasi costretti ad avvalerci della tecnologia perché è parte integrante della nostra quotidianità. È un cane che si morde la coda. Per la realizzazione del sondaggio sono state campionate le risposte di 8000 persone europee, di cui 1000 italiani.
I risultati rivelano che la metà dei lavoratori italiani sarebbe disposta a pagare di più per avere un unico dispositivo che svolga tutte le funzioni necessarie per sopperire all’alto livello di stress quotidiano. Un device multifunzionale che risulterebbe quindi pratico, completo ma, soprattutto, unico. E qui entrano in gioco i lavoratori o gli studenti pendolari: sempre dal sondaggio è emerso che le persone distanti dalla propria attività, azienda o università che sia, portano in media 3 o più dispositivi e accessori con sé. Ciò si traduce in borse non propriamente comode e funzionali – che pesano in media 5 kg – per chi deve compiere lunghi tragitti sugli (spesso) affollati mezzi di trasporto. Inoltre, il 10% degli intervistati, si è detto preoccupato dell’effetto negativo che il trasporto di così tanta tecnologia possa avere sulla propria salute.
L’8% rivela di non riuscire a tenere sotto controllo tutti i propri dispositivi. I suoni emessi dai device arrivano a raffica ed infatti, il 21% dei partecipanti al sondaggio, si è detto sopraffatto dal numero di notifiche che riceve. Il 17% dichiara di recapitarne più di 30 al giorno. Ciò si traduce in continue interazioni coi propri dispositivi – spesso anche differenti – che fanno aumentare la sensazione di stress e frenesia nelle persone. Per questi e molti altri motivi le aziende tecnologiche cercano costantemente di proporre al pubblico soluzioni che possano aiutare a semplificare la quotidianità, rendendola maggiormente “smart”. Anche perché, il 24% degli intervistati, ha ammesso che si sentirebbe perso senza i propri device. Il 14% ha dichiarato che la propria vita ruota intorno alla tecnologia.
In Italia, 9 persone su 10, utilizzano fino a quattro dispositivi per affrontare la giornata lavorativa, tra cui laptop, tablet, cuffie e talvolta più smartphone. È da questa sovrabbondanza tecnologica che sta vistosamente aumentando il desiderio di avere un dispositivo all-in-one (tutto in uno). Viene rilevato, sempre secondo il sondaggio commissionato dall’azienda cinese, che metà degli italiani sarebbe disposta a pagare un sovrapprezzo per avere un singolo dispositivo che sostituisca più apparecchi. Sul tema è intervenuto Tony Ran, Presidente di Honor Eu, dichiarando che: “La ricerca mostra che i professionisti sono appesantiti, sia fisicamente sia, soprattutto, psicologicamente, dai loro dispositivi. Tuttavia, abbandonare completamente la tecnologia non è pensabile, ma innovarla sì”.