Jannik Sinner ha faticato molto nel terzo turno del Masters 1000 di Shanghai per battere l’argentino Tomás Martín Etcheverry. Dopo aver perso il primo set al tie-break, il numero 1 al mondo è sembrato a corto di energie fisiche e mentali, quasi sul punto di cedere. Poi però è venuta fuori ancora una volta la sua tenacia, oltre alla sua classe: con un 6-4, 6-2, Sinner ha ribaltato la partita e si è guadagnato un posto agli ottavi. Domani, 9 ottobre, sfiderà l’americano Ben Shelton. Intanto è emerso un retroscena proprio sul momento di grande difficoltà vissuto dall’azzurro e sull’aiuto fondamentale arrivato dal suo coach, Simone Vagnozzi.

In un frangente del secondo set, Sinner si è sfogato verso il suo angolo, lamentandosi per il livello di gioco altissimo che stava tenendo Etcheverry. “Colpisce solo le righe”, in sintesi quello che ha detto Sinner. E lì è arrivata la risposta calma ma severa di Vagnozzi: “Ho capito, Jannik, però se è numero 25 del mondo ogni tanto ci sta che le prenda anche. Dai, dai”. Una vera e propria strigliata. Un battibecco che dimostra come anche il numero 1 al mondo, dietro il suo atteggiamento glaciale, possa vivere momenti di grande frustrazione. Ma anche una prova delle qualità da allenatore di Vagnozzi.

Il tecnico ha in parte mentito – Etcheverry è attualmente numero 37 del mondo – ma con la sua risposta dura ha saputo toccare le corde giuste di Sinner. Da quel momento, infatti, l’azzurro ha iniziato a concentrarsi sul suo gioco e ha preso definitivamente in mano le redini della partita. Il secondo break consecutivo gli ha consegnato il secondo set, poi il terzo lo ha praticamente dominato. “È stata dura fisicamente e mentalmente, però sono contento di esserne uscito“, ha commentato lo stesso Sinner al termine del match.

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