Prima gli attacchi a distanza di Beppe Grillo per la gestione delle politiche energetiche in Sardegna, quindi la replica della neo presidetente M5s Alessandra Todde. Che ha usato parole durissime: “Credo che Grillo faccia quello che fa meglio: il comico. Ciò che è importante è che si dimostri di conoscere la Sardegna e lui non la conosce”, ha detto al suo esordio alla plenaria del Comitato Ue delle Regioni. Solo ieri infatti, il fondatore M5s ha scritto un lungo post provocatorio proprio sulla situazione sarda. E, pur senza citare Todde direttamente, ha attaccato le politiche energetiche del governo regionale sardo, che secondo gli esponenti del Movimento più vicini a Grillo non starebbe rispettando i principi della transizione ecologica cari al M5s: “Finalmente un po’ di verità su questo ambientalismo da strapazzo: e basta con il vento, il sole, il fotovoltaico! Ci vuole il carbone! Facciamo una rivoluzione straordinaria in Sardegna!”.

Per Todde, il garante “è stato il fondatore” del M5S, “ha incarnato l’antisistema quando l’Italia ne aveva bisogno”, ma quando “un contesto politico impara la responsabilità, impara a governare e si trasforma, deve avere la possibilità di trasformarsi. Fino al 2030 abbiamo stanziato quasi un miliardo di euro, stiamo promuovendo le comunità energetiche e l’autoconsumo. La transizione energetica la vogliamo fare, ma il tema è non trasformare il paesaggio unico della Sardegna in un paesaggio industriale”. L’intervento di ieri di Grillo non era passato inosservato neanche nell’entourage di Conte: “Beppe attacca Todde ma in realtà vuole colpire Conte: il verso bersaglio è l’ex premier”, avevano sintetizzato con l’Adnkronos fonti 5 Stelle vicine alla presidente della Regione Sardegna.

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