Crime

Christian Brueckner, l’uomo sospettato del rapimento di Maddie McCan assolto da accuse di stupro: nel 2025 uscirà dal carcere

La sentenza, emessa dal tribunale di Braunschweig, non riguarda il caso McCann, ma si concentra su eventi avvenuti in Portogallo tra il 2000 e il 2017

Christian Brueckner, il principale sospettato nel caso della scomparsa di Madeleine McCann, è stato assolto da una serie di accuse di abusi sessuali su minori e stupro. La sentenza, emessa dal tribunale di Braunschweig, non riguarda il caso McCann, ma si concentra su eventi avvenuti in Portogallo tra il 2000 e il 2017. Inevitabilmente, ha scatenato un acceso dibattito dal momento che arriva a poche settimane dalla notizia della rivelazione fatta dal suo compagno di cella, il quale ha raccontato che il 47enne gli ha confidato il rapimento di una bambina trovata in un appartamento dell’Algarve in Portogallo durante un tentativo di rapina. Da tempo Brueckner è infatti ritenuto il possibile carnefice della piccola Maddie, scomparsa nel 2007 in Portogallo all’età di tre anni, tuttavia contro di lui non sono mai emerse prove schiaccianti. Nonostante l’assoluzione, Brueckner resterà in carcere almeno fino a settembre 2025 per scontare un’altra pena sempre per stupro. La sentenza non è definitiva e la Procura ha già annunciato l’intenzione di presentare ricorso in appello.

Il caso di Brueckner è stato seguito con grande attenzione dai media internazionali, poiché coinvolge una delle sparizioni più misteriose e dibattute degli ultimi decenni. Durante il processo, Brueckner è stato accusato di tre stupri e due abusi sessuali su minori, tutti commessi in Portogallo tra il 2000 e il 2017, ma, dopo 38 giorni di udienze, i giudici del tribunale hanno deciso di assolverlo da tutti i capi d’accusa per mancanza di prove sufficienti, seguendo la linea difensiva degli avvocati di Brueckner che avevano sostenuto l’inattendibilità delle testimonianze. “La Corte ha ritenuto che le prove a carico di Brueckner non fossero sufficienti per giungere a una condanna“, ha dichiarato uno dei suoi avvocati. Tuttavia, il processo non è concluso: la Procura, che aveva chiesto 15 anni di reclusione per Brueckner, ha già annunciato l’intenzione di ricorrere in appello. La decisione è arrivata dopo che a luglio la Corte aveva revocato il mandato d’arresto contro Brueckner, alimentando le aspettative di un’assoluzione.

Il caso Maddie
Al di là delle accuse di stupro e abusi, Christian Brueckner è noto per essere collegato alla scomparsa di Madeleine McCann. Sebbene questo caso non sia stato trattato direttamente durante il processo a Braunschweig, le autorità portoghesi continuano a considerarlo un sospettato. Secondo la stampa britannica, Brueckner avrebbe persino confessato il crimine a un suo ex compagno di cella, Laurentiu Codin, il quale ha testimoniato di fronte ai giudici che Brueckner gli avrebbe confidato di aver rapito una bambina durante un’irruzione in una casa in Portogallo. Codin ha raccontato che Brueckner, attualmente in prigione per aver violentato una pensionata americana a Praia de Luz, la stessa località dove si trovava Maddie, gli avrebbe chiesto se fosse possibile prelevare il Dna di un bambino dalle ossa sepolte. Secondo Codin, Brueckner gli avrebbe spiegato di aver visto una finestra aperta durante un furto in una casa, di non aver trovato denaro e di aver visto una bambina, che poi avrebbe portato via in auto. Tuttavia, nonostante gli sforzi delle autorità e le testimonianze, non ci sono ancora prove concrete che lo leghino direttamente alla scomparsa della bambina.

Le reazioni
L’assoluzione di Brueckner ha suscitato reazioni contrastanti. La famiglia McCann ha espresso la propria delusione, ma ha ribadito la fiducia nelle autorità tedesche e portoghesi che continuano a indagare sulla scomparsa di Maddie. La difesa di Brueckner ha accolto con favore la sentenza, sottolineando la mancanza di prove concrete a carico del loro assistito.