I fatti risalgono al 2017: "Mi diceva persino che se non fosse stato per lui avrei lavorato come cassiera"
Le aveva comunicato per messaggio la volontà di non pagare l’affitto. A questo si sono aggiunti presunti episodi di abuso psicologico e verbale (mai denunciati precedentemente), il ritiro della carta di credito per mantenere il figlio (e, dunque, una riduzione unilaterale) e una visita a quest’ultimo che manca da diversi mesi. Così secondo El Mundo, Belen Cosimo – compagna di David Trezeguet dal 2012 al 2022 – ha citato in giudizio l’ex calciatore francese di fronte al Tribunale di Madrid. Centravanti capace di segnare quasi 300 gol con le maglie di Monaco e Juventus, tra le altre, fino al 2021 è stato ambasciatore dei bianconeri. Ora, collabora con la Fifa e stipula contratti di immagine con brand di orologi e marchi sportivi: un reddito, dunque, di oltre 140 milioni di euro che però non sembrerebbe voler più condividere con il suo passato. Il pagamento dell’affitto in cui vivono Cosimo e il figlio non arriva dallo scorso agosto. Secondo il racconto della sua ex compagna, il ripristino dei pagamenti sarebbe legato alla loro riconciliazione: “Mi dice di tornare indietro, che la mia vita da disneyana è finita e che queste sono le conseguenze della separazione. Non pensavo che avrebbe smesso di pagare. Vado in strada, ma sono molto preoccupata per mio figlio, che non posso mettere in mezzo a tutto questo”.
“Il suo comportamento dentro e fuori casa non era lo stesso”
Belen Cosimo si è espressa in merito alla questione, testimoniando che le cose siano inesorabilmente cambiate nel 2017: “Ero come la sua assistente, mi spostavo con lui per ogni suo impegno. Tuttavia, la situazione è cambiata quando sono rimasta incinta di mio figlio, perché chiaramente quando c’è un bambino le priorità cambiano. Non c’è dubbio che Trezeguet sia una star e che avesse molte persone che lo seguivano. Ma il suo comportamento dentro e fuori casa non era lo stesso, soprattutto quando perdeva una partita, non vinceva il campionato o commetteva un errore in finale. Tutto questo ha avuto molte ripercussioni a casa, oltre ad alcuni progetti professionali che non si concretizzavano”. Poi ha proseguito: “Ci sono stati abusi psicologici e verbali, ma all’epoca non li ho denunciati, anche se ho ancora alcuni dei messaggi che mi ha inviato. Non potevo continuare così per il benessere e la salute fisica mia e di mio figlio. O lui o me. Non mi lasciava lavorare, mi diceva persino che se non fosse stato per lui avrei lavorato come cassiera, come se stesse denigrando la professione. La mia autostima era distrutta e non potevo crescere mio figlio in questo modo. Come madre ho fatto una scelta e queste sono le conseguenze che sto pagando. Il problema è che non sono io a pagarle, ma mio figlio”. Proprio per questi motivi, l’ex compagna ha avviato in tribunale una causa nei confronti dell’ex centravanti francese per regolare “le relazioni padre-figlio e perché un giudice stabilisca qual è il reale ammontare del mantenimento da darmi per il benessere di nostro figlio e perché il bambino abbia un futuro stabile e una relazione regolata con suo padre”. A detta sua, una “persecuzione e una verità estenuante”.
Riceviamo e pubblichiamo
Il campione David Trezeguet ha sempre puntualmente e spontaneamente e volontariamente sostenuto economicamente il proprio amato figlio Valentin, pur non sussistendo alcun provvedimento giudiziario in tal senso.
Avv. Alessandro Massai
Prendiamo atto della precisazione di David Trezeguet, arrivata per il tramite del suo avvocato, ma evidenziamo che ci siamo limitati a richiamare l’articolo del quotidiano El Mundo, contenente le dichiarazioni rilasciate dalla signora Belen Cosimo, senza aggiungere altro o prendere posizione al riguardo.