Il campo sportivo di Tezze sul Brenta, in provincia di Vicenza, potrebbe essere il luogo scelto per l’ultimo saluto a Sammy Basso, il giovane ricercatore e attivista affetto da progeria scomparso sabato 5 ottobre all’età di 28 anni. La decisione, presa in accordo con le forze dell’ordine e il Comune, è dettata dalla volontà di permettere a quante più persone possibile di partecipare ai funerali, evitando problemi di ordine pubblico e viabilità. Ancora da definire la data, che “verrà comunicata nei prossimi giorni”, ma è probabile che la cerimonia si tenga venerdì 11 ottobre.
Sammy Basso, nato a Schio nel 1995 e cresciuto a Tezze, è diventato un simbolo di forza e speranza grazie alla sua instancabile lotta contro la progeria, una rara malattia genetica che causa invecchiamento precoce. Nonostante le difficoltà, Sammy ha vissuto una vita piena e intensa, laureandosi in Biologia molecolare e dedicandosi alla ricerca scientifica sulla sua malattia. Ha fondato, insieme alla sua famiglia, l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso APS, che sostiene la ricerca e offre assistenza ai malati e alle loro famiglie. La notizia della sua scomparsa, avvenuta durante una serata di festa con amici in un ristorante di Asolo (Treviso), ha suscitato profondo cordoglio in tutta Italia. “Nel rispetto del nostro dolore, chiediamo gentilmente di concederci la riservatezza in questo difficile momento“, ha dichiarato l’associazione in una nota, ringraziando “tutti per la vicinanza manifestata”.
Intanto, si pensa già a come onorare la memoria di Sammy. Questa settimana i consigli di istituto delle scuole superiori Einaudi, Remondini e Scotton e del liceo scientifico Da Ponte, frequentato da Sammy, si riuniranno per deliberare l’intitolazione del campus del Centro Studi di Bassano del Grappa al giovane biologo. “La scuola sa essere riconoscente verso chi le è stato accanto e sa valorizzare il merito e il buon esempio come nel caso di Sammy”, ha spiegato Marco Bussetti, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto. “Una decisione ben ponderata, in quanto il dottor Basso era di casa nelle nostre scuole in Veneto e in molte altre d’Italia. La sua ricerca scientifica è iniziata sui banchi del liceo e si è sviluppata all’università. Alunno, insegnante, ricercatore: Sammy Basso ha dedicato molto tempo alla scuola e allo studio. Questa intitolazione è il logico e naturale completamento della sua storia e, al contempo, rilancia nel futuro la sua testimonianza. Molti studenti e docenti si chiederanno chi fosse Sammy Basso e cosa abbia rappresentato, mantenendo così viva e presente la sua memoria”.