“Patrimoniale? Non saremmo d’accordo ad alzare le tasse sul ceto medio, ma penso che faccia bene Lula a chiedere al G20 una tassa internazionale sui super ricchi. Questa discussione si può fare. Così come ho in passato supportato l’idea di una tassazione minima internazionalmente valida sulle multinazionali“. Lo ha detto la segretaria Pd, Elly Schlein, a Live In su Sky Tg24. La leader dem si è detta favorevole a discutere di una patrimoniale a livello “europeo, internazionale, concertato”. Su questa proposta è in corso dal 2023 un’Iniziativa dei cittadini europei – supportata in Italia dalla campagna La Grande Ricchezza di Oxfam – che punta a raccogliere 1 milione di firme per chiedere alla Commissione di varare un’imposta sui grandi patrimoni. Il Pd non ha sostenuto la raccolta firme e a differenza di Avs non ha inserito l’imposta nel proprio programma per le Europee. Il responsabile economia del partito Antonio Misiani ha però sottolineato che era prevista nel manifesto del Partito socialista europeo, sottoscritto anche dai dem.
Il Brasile di Lula, citato da Schlein, ha messo al centro della sua presidenza del G20 la proposta di un’imposta minima pari al 2% dei patrimoni dei 3mila miliardari globali, misura teorizzata dall’economista Gabriel Zucman, numero uno dell’Osservatorio fiscale europeo. A sostegno dell’idea, supportata tra l’altro dai Nobel per l’economia Joseph Stiglitz ed Esther Duflo, si sono espressi Francia, Germania, Spagna e Sudafrica. Il documento finale del G20, a luglio, ha affermato che “è importante che tutti i contribuenti, compresi gli individui con un patrimonio netto ultra elevato, contribuiscano alla loro giusta quota di tasse”.
In Italia il sostegno degli elettori a un’imposta sui grandi patrimoni è ampio e trasversale: 7 su 10 sono a favore e anche tra chi vota FdI, Forza Italia e Lega una maggioranza relativa appoggia l’idea.