Sono tre gli indagati con l’ipotesi di omicidio colposo nell’ambito dell’inchiesta della procura di Bologna per la morte di Attilio Franzini, operaio 47enne della Salcef investito e ucciso da un treno mentre stava lavorando, nei pressi della stazione di San Giorgio di Piano (Bologna) intorno alle 4.30 del 4 ottobre. Si tratta di iscrizioni con avvisi di garanzia, decise sulla base della prima informativa della polizia ferroviaria, per chiarire la dinamica dell’incidente che ha coinvolto un Intercity Notte. Nei giorni scorsi l’avvocato Giovanni Valerio, il legale della famiglia della vittima, aveva spiegato che “probabilmente c’è stato un cortocircuito nell’area cantiere, e questo sarà la magistratura a chiarirlo”.

Il lavoratore stava facendo lavori di manutenzione di notte, insieme ad alcuni colleghi, sui binari nei pressi della stazione di San Giorgio di Piano (Bologna), in un’area dove non circolavano treni. Poi per qualche motivo si è spostato ed è stato investito dall’Intercity Roma-Trieste che transitava sul primo binario, linea Bologna-Venezia. La circolazione ferroviaria era rimasta sospesa all’alba tra Castelmaggiore e San Pietro in Casale.

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