Panico nella maggioranza dopo le parole del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che martedì, in audizione, ha prospettato la revisione dei valori catastali per le abitazioni che hanno apportato miglioramenti strutturali grazie al superbonus. Valori catastali più alti significa anche pagare di più in imposte sulla casa. La stessa Lega, il partito di Giorgetti, si affretta a gettare acqua sul fuoco. Stamane il consiglio federale del partito ha detto che “sulla casa non ci sarà alcuna stangata”.
Prova a mettere una pezza pure il vice di Giorgetti. “Sarebbe bastato ascoltare le parole del ministro e guardare cosa c’è scritto nel Psb (siamo a pagina 156 ultimo capoverso) per vedere che nessuno prospetta alcuna tassa sulla casa. La casa per il centrodestra è sacra e nessuno la tasserà“, afferma il sottosegretario all’Economia, Federico Freni. “Si tratta di garantire l’interoperabilità delle banche dati che mettono insieme l’aggiornamento catastale e l’usufruire dei bonus edilizi, nulla di più, nulla di meno”, aggiunge.
Dopo un po’ si muove anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, in modo molto generico, spiega: “Leggo in queste ore dichiarazioni fantasiose secondo cui il governo vorrebbe aumentare le tasse che gravano sui cittadini: è falso”.
Già sulle barricate Forza Italia. “C’è già una legge che riguarda l’aggiornamento dei valori catastali. Giorgetti ha parlato di case fantasma, non ha detto che dobbiamo farlo in assoluto. Forza Italia, che ha da sempre a cuore la casa, valuterà con attenzione, perché le famiglie e le case sono state già abbastanza colpite“, dice Maurizio Casasco, responsabile Economia del partito.
Più sfumata la posizione Marco Osnato, responsabile Economia di Fratelli d’Italia: “Quanto detto dal ministro Giancarlo Giorgetti mi sembra in linea con quanto abbiamo sostenuto sul Superbonus, non è una novità sconvolgente. Un aggiornamento catastale è normale quando si sono utilizzati i soldi di tutti per ristrutturare le case ed aumentarne il valore. Noi giustamente vogliamo far sì che questo investimento che hanno fatto tutti gli italiani abbia anche un carattere di equità. A maggior ragione per il Superbonus, ma anche per quanto riguarda gli altri bonus che hanno aumentato i valori degli immobili. Ci sarà in manovra un intervento su questo, mi sembra un’azione di equità”.
All’opposto l’ Anci, l’associazione dei comuni italiani, plaude alla prospettiva di un incremento dell’Imu sulle seconde case (che porterebbe più soldi ai municipi). “Mi chiede se è possibile fare il superbonus e poi tassarlo attraverso l’aumento delle rendite catastali? Dal mio punto di vista è sacrosanto che avvenga, a parte che nella Legge di Bilancio del 2024 è già previsto, ma mi sembra normale per chi abbia ottenuto fondi pubblici per poter ristrutturare la casa gratuitamente. E stiamo parlando di appartamenti villette, molti delle quali avranno l’aggiornamento catastale. Avendo ricevuto soldi pubblici per ristrutturare le proprie case è sacrosanto che ci sia l’aggiornamento del dato catastale e che di conseguenza poi debba pagare qualcosa di più di Imu al comune in cui è locata questa casa”. afferma il delegato Anci alla Finanza locale e sindaco di Novara Alessandro Canelli.
Confedilizia lancia una ciambella di salvataggio a Giorgetti, il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa scrive su X “Si parla di ‘aggiornamento degli archivi catastali che dovrà includere: le proprietà ad oggi non censite; valori catastali rivisti per quegli immobili che hanno conseguito un miglioramento strutturale, a seguito di interventi di riqualificazione finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici. Nella replica, il ministro specifica che si tratta di : cercare le case fantasma; verificare che chi ha fatto i lavori abbia aggiornato i dati catastali. Entrambe le attività rientrano nell’ordinarietà. Se le cose stanno così caso chiuso”.
Ma l’Ance, l’associazione dei costruttori edili non è così convinta. “Abbiamo letto e stamattina abbiamo letto anche delle smentite, quindi non sappiamo dov’è la verità. In realtà quell’intervento andrebbe ad agire sull’Imu, ma l’Imu va nelle casse comunali quindi non ha un impatto diretto sulla Manovra, a meno che non diminuiscano i trasferimenti dal governo ai Comuni dicendo “ti abbiamo fatto incassare più Imu. È l’unica cosa che abbiamo pensato, però stamattina ci sono le smentite, quindi non sappiamo”, afferma la presidente Federica Brancaccio.