Martedì 8 ottobre alle ore 19, ho partecipato insieme a Ivan Mascheretti – in qualità di Consigliere dell’Associazione delle vittime Covid sereniesempreuniti – all’audizione dell’avvocata Consuelo Locati presso la “Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus SARS-CoV-2 e sulle misure adottate per prevenire e affrontare l’emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2” a Palazzo San Macuto, Roma. L’audizione serviva per fare il punto su quello che è successo, in particolare nella prima ondata della pandemia del marzo 2020.

Ho ascoltato con entusiasmo, ed in alcuni momenti anche con emozione, il racconto puntuale dei fatti svoltisi nella bergamasca, vero cimitero a cielo aperto. Consuelo Locati si è spesa in una esposizione puntuale con leggi, date, eventi, testimonianze, errori, tristezze, ricordi, che coinvolgono il periodo che tutti vorrebbero forse farci dimenticare, quello, invece, che nessuno deve e può dimenticare a cominciare da chi avrebbe dovuto difendere i cittadini: i nostri politici.

La riunione ha trovato momenti caldi quando sono cominciate le domande dei componenti della Commissione. Mi soffermerò esclusivamente sulle domande poste dal commissario Giuseppe Conte che ha “attaccato” l’avvocata Locati su alcuni argomenti che, a mio avviso, nulla hanno a che vedere con i compiti della commissione. Questo organismo infatti dovrebbe esclusivamente valutare se ci sono stati i mezzi e se sono stati usati nei modi più corretti in questa guerra senza armi ma ugualmente con un numero di morti elevato: i dati Istat (Annuario Statistico Italiano 2021, sezione Salute, pagine 158-159), ha spiegato l’avvocata Locati danno conto di un incremento della mortalità del +46% in Italia nei mesi di marzo e aprile 2020 rispetto agli stessi mesi del quinquennio precedente.

Invece no “Giuseppi” ha per prima cosa chiesto se l’avvocata in prima persona o come rappresentante di associazioni avesse fatto denunce presso la Procura di Bergamo. Una non domanda per lo meno non inerente al fatto in oggetto ma esclusivamente indirizzata a discolparsi senza voler spiegare i fatti ed i comportamenti suoi e dei suoi ministri dell’epoca. La risposta è stata precisa: “Sono state presentati esposti di singoli cittadini contro ignoti”.

Punto forte che ha scosso ancora una volta il componente della Commissione che si è adirato nell’ascoltare che nelle migliaia di pagine dei magistrati della Procura di Bergamo si rilevino le scelte e i palleggiamenti dei politici locali e nazionali sulla necessità di chiudere la zona rossa della bergamasca, con le chat virgolettate riportate da alcune fonti giornalistiche nel febbraio 2024 per “ragioni economiche” della mancata chiusura.

A questo punto Giuseppi si è trincerato dietro al fatto che il tribunale dei ministri di Brescia lo ha archiviato con formula piena. “Volevo specificare invece – dice l’avvocata Locati – che il processo non si è svolto ma è stato archiviato mentre rimane pendente al tribunale di Roma lo stralcio inviato dalla procura di Bergamo alla procura di Roma sul mancato adeguamento del piano pandemico, sul reato di falso nelle autovalutazioni ed il reato di truffa per il costo dei tamponi”.

L’avvocato chiosa con due frasi che resteranno alla storia nell’aula di quella commissione:
“Non serve dimenticare, serve analizzare”. E poi. “Vorrei fare una riflessione: il primo ministro inglese ha chiesto scusa degli errori fatti mentre chi avrebbe dovuto difenderci, ed anche stasera ne abbiamo avuto esempio, in Italia non lo ha mai chiesto almeno per rispetto dei cittadini morti. Anzi spesso chi dovrebbe farlo in realtà ci mette sotto accusa”.

Devo aggiungere per onestà il presidente di Commissione Marco Lisei ha puntualmente “fermato” l’irruenza dell’ex Presidente del Consiglio, dimostrando una volta di più l’incompatibilità del suo ruolo in quell’aula quasi a difendersi dalle accuse in sedi non idonee. Questo si è inteso ancor di più dalle parole espresse da Conte in assenza dell’avvocata Consuelo Locati, a fine audizione, quando si è meravigliato che si fosse audita un’avvocata a nome di un’associazione mentre voleva “capire cosa c’era dietro”.

Ed io mi permetto di fare una domanda al componente della Commissione: cosa c’è dietro alla sua presenza in Commissione? A lei e a tutta la Commissione non sembra che ci sia incompatibilità di ruoli? Quale domanda ha posto che riguarda gli argomenti di commissione? Chiedo a chi legge di seguire l’intervento di Consuelo Locati nella webtv della Camera. Un intervento non per colpire ma per capire. Un intervento con il cervello ma anche con il cuore suo e di quello fermo al marzo del 2020 di tanti concittadini.

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