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Dacia Bigster debutta segmento dei Suv medi. Il prezzo? Meno di 25 mila euro – FOTO

Game changer. È così che si definisce un nuovo prodotto che arriva e cambia le regole, come potrebbe fare la nuova Dacia Bigster, che entra nel segmento dei C-Suv a un prezzo che finora si sono potute permettere solo le cinesi o pseudo tali. Infatti, anche se il listino prezzi non è ancora stato ufficializzato (bisogna aspettare gennaio), la Bigster partirà da meno di 25.000 euro, ovvero tra i 10.000 e i 15.000 euro in meno del prezzo di attacco delle altre generaliste.

Viene da chiedersi come mai il brand romeno ci abbia messo così tanto a gettarsi nella mischia dei Suv di medie dimensioni e le risposte sono sostanzialmente due: per non danneggiare il marchio principale del Gruppo, cioè Renault, e per attendere di avere un brand abbastanza credibile da essere in grado di giocarsela con alcuni mostri sacri in un’area del mercato dove i margini iniziano a diventare interessanti. Ma non è tutto, perché prossimamente arriveranno altre due vetture del segmento C: con questo tridente Dacia vuole diventare leader nel segmento, dopo averlo già fatto nel “B” con le due punte Duster e Sandero.

Tornando alla Bigster, è stata disegnata con uno stile che punta all’essenziale, privilegiando robustezza – le protezioni, che avvolgono tutta la carrozzeria su fiancate, passaruota e parte inferiore dei paraurti, sono realizzate in Starkle, un materiale plastico parzialmente derivato dal riciclo – e abitabilità, ma senza dimenticare i clienti più attenti ai dettagli, i quali possono scegliere anche le colorazioni bi-tono e i cerchi da 19 pollici.

Le misure sono generose: a una lunghezza di 4,57 metri corrisponde una larghezza di 1,81 m e un’altezza di 1,71 m; con un passo di 2,7 metri c’è abbondante spazio per cinque persone, mentre la capienza del bagagliaio raggiunge i 667 litri. A livello tecnico, la Bigster è basata sulla piattaforma Cmf-bB che è al centro della strategia industriale di Dacia e che permette una grande flessibilità, anche per quello che riguarda il comfort e le aspettative dei clienti di questo segmento.

Così la Bigster è stata progettata per avere maggiore isolamento dai rumori (parabrezza acustico, vetri più spessi, acustica del motore ottimizzata), finiture migliori (nuova moquette, Touch Led) e comfort dei sedili (sedile del guidatore elettrico, regolazione lombare del sedile passeggero, schienale della panchetta posteriore, ecc.), climatizzatore bi-zona all’anteriore e bocchette dell’aria per i passeggeri posteriori.

Ancora a proposito di tecnologia, la nuova Dacia propone il quadro strumenti digitale (7 o 10 pollici a seconda degli allestimenti), il touchsreen centrale da 10,1″, due impianti audio da 4 oppure 6 diffusori, e il portellone posteriore elettrico, senza contare la gamma di motorizzazioni, tutte elettrificate. Si parte dalla Hybrid 155, che porta al debutto il nuovo sistema ibrido all’interno del Gruppo Renault. Lo schema è quello noto con i due motori elettrici e il cambio automatico senza frizioni, ma stavolta della parte termica se ne occupa un 1.8 4 cilindri e non più un 1.6. Così la potenza di sistema raggiunge i 155 CV e la capacità di traino arriva a una tonnellata.

Gli altri powertrain sono tutti basati sul 1.2 3 cilindri turbobenzina in versione mild hybrid a 48 volt e con il cambio manuale a 6 marce: si può avere “liscio”, con il Gpl – l’abbinamento ibrido leggero e gas è una novità assoluta – oppure con la trazione integrale che si gestisce attraverso cinque modalità di guida.

Infine, per quanto riguarda la sicurezza, la Bigster rispetta i requisiti dell’ultima norma europea sulla sicurezza GSR2 e comprende di serie, in tutti gli allestimenti: frenata automatica di emergenza con riconoscimento di veicoli, pedoni, ciclisti e moto, riconoscimento della segnaletica stradale con avviso di eccesso di velocità, assistenza al parcheggio posteriore, stop d’emergenza, avviso di superamento della linea di carreggiata, assistenza al mantenimento nella corsia, sistema di monitoraggio dell’attenzione del conducente e chiamata d’emergenza (eCall). Dunque attendiamo fiduciosi la valutazione dell’Euro NCAP, considerando che la Duster è stata valutata con tre stelle su cinque e la Sandero si è fermata a due.