Lavoratori appesi a un filo alla Berco di Copparo, produttore di sottocarri cingolati, dopo che l’azienda ha annunciato un piano di tagli pesantissimo: 560 esuberi tra Copparo e Castelfranco Veneto. I vertici dell’azienda metalmeccanica di proprietà del colosso tedesco Thyssenkrupp, in una nota spiegano: “Siamo pienamente consapevoli del peso di queste scelte, che avranno un impatto diretto sui nostri dipendenti. Tuttavia, siamo convinti che siano misure indispensabili per rafforzare la nostra posizione competitiva e assicurare un futuro più stabile all’azienda. Vogliamo ribadire il nostro impegno a mantenere aperto il dialogo con le rappresentanze sindacali e lavorare insieme per individuare soluzioni che possano mitigare al massimo l’impatto sociale di questa riorganizzazione”.
I sindacati, al termine di un incontro avuto martedì con i lavoratori, hanno parlato di decisione inaccettabile. “Siamo aperti al dialogo – ha detto Stefano Bondi, segretario della Fiom-Cgil di Ferrara – ma contrari al modo e ai tempi in cui si propongono questi nuovi esuberi”. E ha aggiunto: “Proponiamo l’applicazione dei contratti di solidarietà e altri ammortizzatori sociali da qui a un anno. Sappiamo che tante aziende subiscono le conseguenze delle tante crisi aperte in Europa e nel Medio Oriente, ma non si può accettare che ne paghino le conseguenze sempre i lavoratori”. Venerdì le parti si incontreranno.
Davide Bergamini, deputato della Lega, ha parlato di “situazione allarmante“. Per Vincenzo Colla, assessore al lavoro dell’Emilia-Romagna, “quando ci sono esuberi dentro le imprese, per noi sono sempre inaccettabili”. La giunta di Copparo in una nota ha scritto: “Questa crisi porta con sé una forte preoccupazione per il futuro di un gran numero di lavoratori e delle loro famiglie, nonché per la tenuta del tessuto sociale ed economico del territorio, stante la portata degli effetti negativi che l’attuale condizione potrebbe comportare sulla vita della comunità tutta”.
La notizia degli esuberi alla Berco è arrivata a poche ore di distanza da un altro annuncio che ha scosso la provincia di Ferrara: la Regal Rexnord di Masi Torello ha deciso di chiudere lo stabilimento e delocalizzare in India e in Cina. Lasciando a casa 77 dipendenti. In mattinata l’incontro tra i sindacati e i rappresentanti dell’azienda nella sede di Confindustria a Ferrara si è chiuso con un nulla di fatto. Verrà convocato un Tavolo in Regione.