La ratifica della nuova presidente della Rai Simona Agnes è arenata in Parlamento. Il centrodestra infatti non riesce a uscire dal pantano in cui si è infilato e oggi ha deciso di non presentarsi alla seduta della commissione di Vigilanza e ha fatto mancare il numero legale. Un vicolo cieco dal quale la maggioranza non è riuscita a uscire perché per il via libera finale ad Agnes servono i due terzi dei voti della commissione e il centrodestra non ce l’ha: gliene mancano due. Le opposizioni – sia pure tra alti e bassi nei rapporti interni – sono rimaste compatte nel no ad Agnes. La strategia della coalizione di governo di rompere il fronte delle minoranze ed attirare parte dei loro voti (in particolare le trattative sarebbero con Italia Viva e M5s per la direzione del Tg3) al momento non dà risultati. Il mancato numero legale per l’assenza della maggioranza “è un fatto molto grave” per il capogruppo del Pd in commissione di Vigilanza Stefano Graziano. “Non è mai successo in precedenza di non procedere ad un atto dovuto – continua – C’è la volontà di bloccare la Vigilanza Rai. Lo avevamo detto, e siamo stati facili profeti, che bisognava prima procedere alla riforma della legge e poi alla nomina del cda”. La strategia parlamentare del centrodestra sulla Rai assomiglia da lontano – con le dovute proporzioni e su argomenti molto diversi – a quella applicata sull’elezione del ruolo di quindicesimo giudice della Corte costituzionale, per il quale Fratelli d’Italia ha candidato il consigliere giuridico della presidente del Consiglio, Francesco Saverio Marini: la speranza, cioè, di attirare in qualche modo parte dei voti delle opposizioni per portare a casa il risultato. Ma al momento in entrambi i casi la partita è stata fallimentare.
La questione della Rai, prima del caso nella commissione plenaria della Vigilanza, era già più o meno a fuoco dall’ufficio di presidenza (cioè presidente, vicepresidenti, segretario) che – integrato dai rappresentanti di gruppi – avrebbe dovuto decidere ieri mattina il calendario. Il centrodestra aveva respinto ogni ipotesi di data proposta dalla presidente della commissione, Barbara Floridia. Si è reso quindi necessario convocare la riunione plenaria di stamani. Floridia aveva avvertito che se nemmeno nella nuova riunione di oggi si fosse presa una decisione – come poi è avvenuto effettivamente – avrebbe calendarizzato il voto entro venerdì, come previsto dal regolamento. Il regolamento infatti impone di fissare la votazione entro dieci giorni dalla designazione del presidente da parte del cda della Rai. In serata è già stato convocato un nuovo ufficio di presidenza che dovrebbe fissare una possibile nuova data per il voto di ratifica della presidente di viale Mazzini.
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Nella foto in alto | La presidente designata della Rai Simona Agnes e la presidente della commissione di Vigilanza Rai Barbara Floridia