I giudici del collegio della V sezione penale del tribunale di Roma hanno condannata a 10 anni di carcere una donna accusata di torturare i due figli, di 4 e 6 anni. Secondo quanto riporta LaPresse, nell’estate dello scorso anno i due bambini erano stati soccorsi da due poliziotti che li trovarono in strada con morsi di topo e bruciature di sigarette su tutto il corpo, salvandoli da morte certa. Erano denutriti. Le indagini hanno permesso di stabilire che erano stati ustionati con l’acqua bollente picchiati con dei bastoni e frustati con cavi elettrici.
Prima dell’arresto stava per scappare in Francia, ma era stata fermata prima che potesse attraversare le frontiere. Alla donna, 26 anni, vengono contestati i maltrattamenti aggravati nei confronti dei due figli piccoli avuti con un uomo residente nel paese in cui ha cercato di scappare.
L’imputata – come riportato da La Repubblica – ha provato a difendersi in aula dicendo di essere stata anche lei una vittima: “Avevo paura a denunciare – ha racconto ai giudici – il mio compagno mi teneva segregata. Suo padre mi diceva che avrebbe tagliato i miei figli a pezzi.” E ha proseguito. “Non ci faceva entrare in cucina, non potevamo avere nulla da mangiare. Dava un pezzo di pane al giorno sia ai bambini che a me”.
Nonostante quanto detto dalla donna durante la fase preliminare, la sua versione non è stata ritenuta credibile. Sono stati gli stessi figli a confermare che la donna mangiava. Secondo gli inquirenti inoltre, una volta esaminate le condizioni cliniche dei bambini, i due sarebbero potuti morire per malnutrizione in pochi giorni se non fossero stati salvati dalle forze dell’ordine. I bambini si trovano in una comunità e uno dei due è ipovedente, mentre il padre dei piccoli ha fatto perdere le sue tracce ed è attualmente ricercato dalla polizia. Secondo il pm Antonio Verdi, che ha coordinato le indagini, per mesi i bambini hanno subito torture.
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La Redazione
Milano, 9 ott. (Adnkronos) - Nuovo processo per Fabrizio Corona che insieme a Luca Arnau, direttore della testata giornalistica online 'Dillingernews', deve rispondere di diffamazione aggravata per aver diffuso, il 20 ottobre del 2023, la fake news sulla presunta relazione tra la premier Giorgia Meloni e l'onorevole siciliano Manlio Messina, entrambi parti civili.
Nel decreto di citazione diretta a giudizio, si fa riferimento alla notizia falsa sul presunto legame affettivo tra i due esponenti di Fratelli d'Italia: lui "bello, bravo e in gran carriera" e sulla possibilità che fosse proprio lui "ad avere riportato l'amore nel cuore spezzato della premier", alludendo a un intensificarsi dei loro incontri e corredando il testo da cinque foto "artatamente modificate, al fine di avallare il contenuto della notizia", si legge nel provvedimento.
In particolare, Corona, in qualità di caporedattore di fatto, "procacciava la 'falsa' notizia, effettuava verifiche da cui ne emergeva l'assoluta infondatezza, ordinava insistentemente la sollecita redazione dell'articolo e, dopo aver approvato il testo e le fotografie alterate da pubblicare a suo corredo, ne intimava la sua pubblicazione; Arnau redigeva materialmente l'articolo e lo pubblicava" è la tesi della procura. La prima udienza, davanti al tribunale di Milano in composizione monocratica, è fissata per il 21 gennaio del 2025.
Roma, 9 ott. (Adnkronos) - "Questa legge trasforma il lavoro nel supermercato della precarietà". Elly Schlein in aula alla Camera nelle dichiarazioni di voto sul ddl Lavoro. "Siete ossessionati dalle migrazioni e non vedete l'emigrazione dei nostri giovani. Con questa legge le condizioni materiali del lavoro si aggraveranno. Io l'avrei chiamato con un altro nome: favoreggiamento dell'emigrazione". Così Elly Schlein in aula alla Camera per le dichiarazioni di voto sul ddl Lavoro.
Roma, 9 ott. (Adnkronos) - "L'unica cosa che avete proposto alle nuove generazioni è una battaglia del grano lanciata dal ministro Lollobrigida per un servizio civile nell'agricoltura pagato tra i 3 e i 6 euro l'ora: solo una mente eccelsa poteva pensare di superare il caporalato legalizzandolo. E' una vergogna". Elly Schlein in aula alla Camera nelle dichiarazioni di voto sul ddl Lavoro.
Roma, 9 ott. (Adnkronos) - "Ce la ricordiamo tutti Giorgia Meloni davanti al benzinaio a fare i teatrini promettendo di tagliare le accise e allora spieghi adesso al Paese questa nuova tassa Meloni". Così Elly Schlein in aula alla Camera nelle dichiarazioni di voto sul ddl Lavoro. "Perchè anche oggi l'ho vista in un video mentire a viso aperto al Paese. Non so se essere più preoccupata o stupita perchè è scritto qui, in un documento del Consiglio dei Ministri che presiede, a pagina 116", aggiunge la segretaria del Pd mostrando in aula il documento del governo sull'aumento delle accise. "E' la verità, l'avete scritta voi, prendetevi la responsabilità davanti al Paese".
Roma, 9 ott. (Adnkronos) - "Anche ieri avete mostrato la vostra concezione proprietaria delle istituzioni, il vostro fastidio per quelle garanzie costituzionali che sono lì a tutela dei cittadini. Ma vi abbiamo fermato e vi fermeremo ancora". Così Elly Schlein in aula alla Camera nelle dichiarazioni di voto sul ddl Lavoro.
Roma, 9 ott. (Adnkronos) - “Delle due, l’una: o Giorgia Meloni sta raccontando le sue solite balle agli italiani, che presto si ritroveranno a dover pagare più accise sui carburanti e tasse più alte sulla casa se hanno ristrutturato con i bonus, come previsto in manovra, oppure sta smentendo platealmente il suo ministro dell’Economia Giorgetti. Allora ci ritroveremmo di fronte a uno scontro senza precedenti tra Palazzo Chigi e il Mef, che apre un gigantesco tema politico all’interno del governo. Sicuramente non può esserci questa incertezza che getta gli italiani nel panico”. Lo scrive su X il segretario di +Europa, Riccardo Magi.
Washington, 9 ott. (Adnkronos) - "La crisi umanitaria in Libano si sta deteriorando a un ritmo allarmante e un quarto del territorio libanese è ora sottoposto a ordine di sfollamento israeliano", poiché "gli attacchi aerei israeliani non solo si sono intensificati, ma si sono anche estesi" e "stanno colpendo sempre più infrastrutture civili critiche". Lo ha dichiarato l'ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) in un aggiornamento sulla situazione in Libano.
"Emessi quotidianamente dall'esercito israeliano - scrive l'Ocha - gli ordini di sfollamento per oltre 100 villaggi e quartieri urbani nel Libano meridionale continuano a costringere le persone a fuggire. Il settore sanitario libanese è sotto una pressione immensa di attacchi incessanti alle strutture e al personale medico. Allo stesso modo, il settore dell'istruzione in Libano affronta enormi sfide, con la maggior parte delle scuole pubbliche attualmente riconvertite in rifugi collettivi".
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