“Ciao a tutti, sono qui per dirvi che mi ritiro dal tennis professionale“. Con un video condiviso sui social, Rafael Nadal ha annunciato il ritiro dall’attività agonistica e professionale nel tennis. “La verità è che sono stati anni difficili, specialmente gli ultimi due. Penso di non essere in grado di giocare senza limitazioni”. Dopo aver vinto praticamente di tutto, la leggenda spagnola prende la decisione definitiva: “Ovviamente è una decisione difficile, è servito tempo per prenderla, ma nella vita tutto ha un inizio e una fine e penso che sia il momento giusto per chiudere la mia carriera. È stata una carriera lunga e piena di successi, più di quanto immaginassi”. Ora, lo aspetta l’ultimo torneo: le Finals di Coppa Davis, in programma dal 19 al 24 novembre. “Sono molto felice che il mio ultimo torneo sarà la fase finale della Coppa Davis nel mio paese. Penso che chiuda il cerchio dato che una delle mie prime grandi gioie come tennista professionista è stata la finale di Siviglia nel 2004“. L’ultimo ballo di una carriera irripetibile.

La carriera di una leggenda
Dritto nella storia, tra i più grandi di sempre: 14 Roland Garros conquistati (record assoluto della competizione, di cui l’ultimo vinto nel 2022), 4 Us Open, 2 Wimbledon e 2 Australian Open. 22 totali, secondo solo a Novak Djokovic. Non solo Slam: a questi si aggiungono i 36 Masters 1000 e l’oro olimpico nel singolare a Pechino 2008, nel doppio a Rio 2016 e la prima posizione nel ranking Atp (nel corso di tre decenni diversi, ovvero 2000-2009/2010-2019/2020-2029). Diciassette anni di successi per il fuoriclasse maiorchino, nato a Manacor. All’età di 8 anni praticava sia calcio che tennis ma, grazie allo zio Toni e al padre, Rafa sceglie la via della racchetta. Da lì, una delle carriere più vincenti di sempre nella storia dello sport. Con 59 successi è in seconda posizione nella classifica delle vittorie dei Big Titles, ovvero i tornei di tennis più importanti e prestigiosi al mondo. Oltre Slam e Masters 1000, nella bacheca di Nadal si contano 23 Atp 500, 10 Atp 250, 5 Coppe Davis con la Spagna e 2 Laver Cup. “Re della terra rossa” senza discussioni: sono 63 i titoli su quella che è la sua superficie preferita. È stato numero 1 del mondo per un totale di 209 settimane, terminando 5 stagioni al primo posto del ranking, ed è stato nominato 5 volte ITF World Champion.

La rivalità con i più grandi: da Federer a Djokovic
Rivali, ma mai nemici. I tre più forti tennisti di sempre nella stessa epoca: si sono suddivisi lo scettro del “tennista più forte del mondo” per oltre un decennio. “Mi sento super fortunato per tutte le cose che ho potuto vivere. Voglio ringraziare l’intero settore del tennis, tutte le persone che compongono questo sport e coloro che sono stati miei compagni di squadra per così tanti anni, e soprattutto i miei grandi rivali. Ho passato molte ore con loro e ho vissuto momenti che ricorderò per il resto della mia vita”. Con Novak Djokovic il primo incontro risale al 2006 ai quarti di finale del Roland Garros: da allora, 60 indimenticabili incontri (31-29 in favore del serbo). 9 finali dello Slam uno contro l’altro, di cui 4 consecutive. Il punto più alto della loro rivalità è rappresentato dalla storica finale degli Australian Open 2012, durata 5 ore e 53 minuti e vinta da Djokovic per 5-7, 6-4, 6-2, 6(5)–7, 7-5, ancora oggi la più lunga finale di sempre in uno Slam e tra gli incontri più belli del tennis moderno, se non addirittura di sempre.

E poi, c’è il rivale-amico di una carriera intera. Forse, la rivalità più grande nella storia del gioco. Un dominio senza precedenti condiviso tra il 2005 e il 2o1o: in quel periodo di tempo, Roger Federer e Rafa Nadal hanno vinto 21 dei 24 Slam disponibili (12-9 in favore dello svizzero) e 31 Masters 1000 su 54. Occupata la prima posizione per 271 settimane (su 313) e concluso 6 stagioni consecutive tra primo e secondo posto nella classifica Atp. Tra gli incontri più significativi non possono non essere citati Wimbledon 2008 e l’Australian Open 2017. La loro istantanea, senza dubbio, rimane il loro spontaneo scatto mano nella mano durante la Laver Cup del 2022 che è coincisa con l’uscita di scena di Roger Federer. “Che carriera Rafa! Ho sempre sperato che questo giorno non arrivasse mai. Grazie per i ricordi indimenticabili e per tutti i traguardi incredibili raggiunti in questo sport che amiamo”, ha commentato lo svizzero.

I trionfi oltre gli infortuni
Tanti, tantissimi trofei. Nonostante gli infortuni. I più lunghi arrivano nella seconda parte della sua carriera, come quello al piede sinistro nel 2021 che lo ha tenuto lontano dai campi per oltre 6 mesi. Quasi dieci anni prima, la rottura del tendine del ginocchio nel 2012. Nonostante tutto, il vero e proprio declino solo negli ultimi mesi. L’ultimo grande acuto raggiunto nel 2022 con il successo al Roland Garros. Due anni dopo, il ritiro: meditato più volte e ora annunciato al mondo intero.

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Rafa Nadal annuncia il ritiro attraverso un video: “È il momento di fermarsi”. E cita gli amici-rivali Federer e Djokovic

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