“Come si fa a essere ottimisti? Come si fa a pensare che Netanyahu, che da un anno massacra la gente a Gaza, si possa fermare nel giro di pochi giorni o di poche settimane? ? Io mi domando per quale motivo Netanyahu dovrebbe fermarsi, visto che tutti quelli che potrebbero fermarlo non fanno nient’altro che abbaiare senza mordere. Non c’è il ritiro di un ambasciatore, non c’è una sanzione economica, non c’è una sanzione militare. Lui ha capito che può andare avanti così all’infinito”. Così a Otto e mezzo (La7) il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, commenta gli attacchi israeliani a tre basi della missione Unifil nel Sud del Libano (delle tre postazioni due sono presidiate dal contingente italiano).

Travaglio spiega le differenze tra la situazione attuale e il conflitto Israele-Hezbollah del 2006: “Oggi ci sono oltre 10mila uomini che sono una forza di interposizione, cioè una di quelle forze che vengono mandate in un posto quando è finita la guerra per tenere separate le parti. Ora però la guerra è appena iniziata. La guerra di Olmert del 2006 è durata un mese, ha fatto mille morti, poi c’è stata la ritirata di Israele che ha perso l’ennesima sfida con Hezbollah. Ma qui – continua – la situazione è completamente diversa, perché non è un repulisti periodico del sud del Libano, ma è un’operazione di cambio di regime, è una situazione che riguarda ormai sette vicini di casa di Israele, dove Netanyahu vuole mettere becco”.

E aggiunge: “Cosa possono fare quei 10mila vasetti di coccio di fronte a un vaso d’acciaio che tritura tutto e tutti? È assolutamente evidente che quello che è successo oggi non è un errore. Non si fanno 3 attacchi dalla notte alla mattina per sbaglio: ne puoi fare uno per sbaglio, ma non 3. La prima volta con le buone ci hanno chiesto di andarcene con le buone. Gli abbiamo detto di no perché la missione non dipende da Israele. Oggi – conclude – ce l’hanno richiesto a suon di bombe. Cosa dobbiamo aspettare? Che ci scappi il morto? E se ci scappa il morto cosa fa l’Italia? Dichiara guerra a Israele? Manda le truppe contro Israele? Oppure fa l’ennesima conferenza stampa con la faccia feroce, che è il classico ruggito del coniglio?”.

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