Ha scelto il silenzio Chiara Petrolini, la 22enne accusata di aver ucciso e seppellito nel giardino di casa il suo secondo figlio e di aver occultato il cadavere del primo. davanti ai pm che l’hanno convocata in Procura a Parma per essere interrogata. La giovane si è avvalsa della facoltà di non rispondere. La 21enne è ai domiciliari dopo il ritrovamento di due neonati morti e sepolti nel giardino della casa di famiglia a Vignale di Traversetolo (Parma).

Il 15 ottobre sarà discussa la sua posizione davanti al tribunale del Riesame di Bologna, dopo il ricorso dei pm che hanno chiesto per lei la custodia cautelare in carcere, misura non concessa dal giudice per le indagini preliminari. La ragazza era stata ascoltata dagli inquirenti dopo il ritrovamento del cadavere di un neonato ad agosto e aveva chiesto di far dichiarazioni dopo il rinvenimento del secondo corpo, quello appartenente a un neonato partorito a maggio 2023. Il 26 settembre si è avvalsa della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia seguito all’esecuzione dell’ordinanza ai domiciliari.

La Procura di Parma ha chiesto al Tribunale del Riesame che il seppellimento del 7 agosto 2024 venga qualificato come soppressione di cadavere (reato più grave del semplice occultamento di cadavere) e per tutti i reati ipotizzati (omicidio volontario aggravato del 7 agosto; soppressione di cadavere aggravato del 7 agosto; soppressione di cadavere aggravato del 12 maggio 2023) sia applicata la custodia cautelare in carcere. Per la procura c’era un “disegno” e la ragazza voleva sopprimere il bambino nato il 7 agosto. Il giudice, ordinando gli arresti domiciliari dopo aver negato una prima misura, aveva motivato la decisione sostenendo che la ragazza aveva dimostrato “disprezzo per la vita umana”.

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