Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Fridays for Future, manifestazione per il clima anche a Roma: “Soldi in istruzione a ambiente, non in armi. Governo complice del genocidio a Gaza”
di Angela Nittoli
0 seconds of 4 minutes, 1 secondVolume 0%
Press shift question mark to access a list of keyboard shortcuts
Comandi Rapidi
Shortcuts Open/Close/ or ?
Play/PausaSpaziatrice
Aumenta Volume↑
Diminuisci Volume↓
Scorri Avanti→
Scorri Dietro←
Sottotitoli On/Offc
Schermo Intero/Esci da Modalità Schermo Interof
Disattiva Audio/Riattiva Audiom
Decrease Caption Size-
Increase Caption Size+ or =
Scorri %0-9
Anche a Roma studenti in piazza per lo sciopero globale per il clima. La mobilitazione, indetta in primis da Fridays for Future, ha coinvolto diverse città in Italia tra cui la capitale e Milano, dove al corteo si è unita anche Greta Thunberg. “Dopo 5 anni scendiamo di nuovo in piazza per chiedere delle misure contro la crisi climatica – dice Lavinia Iovino, di Fridays for Future – crisi che è sempre più evidente come testimoniano le inondazioni in Emilia Romagna e la siccità in Sicilia“.
Accanto al clima gli studenti hanno manifestato anche contro il Governo Meloni e i suoi provvedimenti come il Decreto Sicurezza, approvato alla Camera e ora all’esame del Senato, perché dicono, “rende il nostro Stato uno Stato di Polizia“. In piazza non sono mancate anche le bandiere palestinesi, per ribadire la contrarietà della politica di Israele che, secondo gli studenti “è stato in grado di fare una pulizia etnica e di far vivere ai palestinesi una apartheid da 76 anni.”
Critiche sono state rivolte anche alle multinazionali del fossile: “Il loro impatto non c’è soltanto in Italia – spiega Emanuele Genovese, di Fridays for Future – ma anche in altre zone, perché le loro azioni sono tra i moventi del conflitto israelo-palestinese. L’estrazione concessa ad Israele, infatti, in realtà sarebbe al largo delle coste palestinesi, quindi, oltre al resto, ai palestinesi vengono tolte anche le loro risorse”