Duro attacco del presidente del Senato, Ignazio La Russa, contro il centrosinistra e alcuni programmi di informazione nel corso dell’evento promosso da Fratelli d’Italia a Milano, “Far crescere insieme l’Italia”. “La parola insieme spesso viene usata anche dalla sinistra, ci sono liste nei comuni…”, esordisce La Russa che cerca poi di farsi suggerire il nome di un comune. E mette in guardia: “Guardate che c’è Report ci fa subito un servizio sono capacissimi di qualunque cosa”.

Quindi prosegue, divagando rispetto al tema: “Questa mania dei dossieraggi, ne vogliamo parlare? I capigruppo chiedono ogni giorno di far venire in Aula la Meloni, ma nessuno mi sta chiedendo un approfondimento su questa storia dei dossieraggi. In altri contesti sarebbe di una gravità inaudita. Ma è l’idea che qualcuno rovisti tutto il giorno nelle nostre cose, ed è su questo che bisogna interrogarsi”-

“Quando non si riesce col consenso a scardinare una realtà che gli italiani vogliono, allora si cercano altri rimedi. Ora la moda è questa, scavare“, prosegue attaccando poi il centrosinistra.

“La sinistra pensava fosse impossibile che questo governo, questa coalizione e Fratelli d’Italia, che è il partito più grosso, non potessero avere il riscontro di una adesione o perlomeno attenzione a livello internazionale” ma “ci sono rimasti di un male, ragazzi…”. E conclude: “Più Giorgia va all’estero, più la nostra credibilità sale e la sinistra deve accontentarsi di Report e di La7 per cercare di fare politica“.

Immediate le reazioni di Pd e Movimento 5 stelle. “Le dichiarazioni di La Russa sono inaccettabili. È preoccupante una simile mancanza di rispetto verso la stampa libera, tanto più se viene dalla seconda carica dello Stato. Dispiace in particolare che proprio mentre alla Camera sono in corso le celebrazioni per i 100 anni del Servizio Pubblico, La Russa attacchi una delle trasmissioni di punta della Rai come Report, i cui strali della destra stanno producendo i loro effetti vista la carenza di risorse e di programmazione con cui la redazione deve fare i conti nonostante i record di ascolti che ha sempre macinato. Al presidente del Senato ricordiamo che sarebbe suo dovere tenere sempre un atteggiamento di equilibrio e tutela delle istituzioni democratiche, tra cui il pluralismo dell’informazione, invece che delegittimare strumentalmente la stampa a lui non gradita”, hanno commentato gli esponenti M5S in commissione di vigilanza Rai Dario Carotenuto, Dolores Bevilacqua e Anna Laura Orrico. Mentre Sandro Ruotolo, europarlamentare e responsabile Informazione nella segreteria nazionale dem, ha parlato di “offesa” dell’articolo 21 della Costituzione. “Pensa di fare una battuta il presidente del Senato, Ignazio La Russa, quando dichiara che la sinistra deve accontentarsi di Report e di La7 per fare politica”, ma, “delegittima giornalismo d’inchiesta e una rete televisiva che produce cultura e informazione. Nel Paese che amiamo è l’informazione il cane da guardia della democrazia e non il potere politico che delegittima l’informazione e, dunque, solidarietà a Report e a La7”.

Immediato anche l’intervento, via Facebook, dello stesso Sigfrido Ranucci: “Si avvicina la messa in onda di Report, dal 27 ogni domenica alle 20.30 su Rai3 e il Presidente del Senato, seconda carica dello Stato, colui che in caso di necessità, prenderebbe il posto del Presidente Sergio Mattarella, si porta avanti con i lavori: attaccare la libertà di stampa“.

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