L'ex bomber di Juve e Milan doveva giocare con la Graffignana, club di seconda categoria. Ma una regola ha fatto saltare tutto: ecco di cosa si tratta
Sarebbe tornato a giocare a calcio in seconda categoria per il semplice gusto di farlo con gli amici di una vita, ma una regola poco conosciuta – almeno dai club dilettantistici – ha impedito alla Graffignana di tesserare Alessandro Matri. “Purtroppo non potrò tornare a giocare. Ho accettato con molto piacere l’invito dei miei amici della Graffignana, il mio paese natale, ma esiste una norma che impedisce il tesseramento, se si è iscritti all’albo degli allenatori professionisti”. Amareggiato e sconsolato, l’ex attaccante di Juventus e Milan – tra le altre – ha comunicato sui social che non potrà tornare sui campi di gioco, per una regola prevista dalle organizzazioni federali: “Non voglio assolutamente polemizzare, avrei fatto sicuramente una brutta figura, ma voglio sensibilizzare questa tematica“. Nessuna polemica, anzi: un caso che può far riflettere su come certe dinamiche debbano essere quantomeno riviste: “Può capitare di giungere a trent’anni e non riuscire a trovare squadra, a questo punto si pensa subito di restare nel settore frequentando corsi di allenatore. Se però questo preclude un ritorno in campo, anche nelle categorie inferiori, ritengo sia veramente un peccato. Tornare a giocare con i miei amici d’infanzia sarebbe stato veramente divertente”.
Il ritorno mancato
Erano passati quasi 5 anni dall’ultima volta che Alessandro Matri metteva un piede in campo. Aveva concluso la sua carriera con il Brescia, oggi sarebbe ritornato con i suoi amici d’infanzia della Graffignana, club di seconda categoria lombarda. Per diversi anni in tv come talent di Dazn, nel mezzo l’ex attaccante aveva iniziato un percorso di collaboratore di Igli Tare alla Lazio che gli aveva consentito di ottenere la qualifica di direttore sportivo e allenatore Uefa A a Coverciano. Il suo ritorno nel campo provinciale di Lodi era cosa ormai certa, ma le normative hanno bloccato tutto.
La replica del club
Con grande amarezza, anche il club coinvolto ha chiarito i motivi del mancato ritorno in campo di Alessandro Matri: “Con enorme rammarico ci vediamo costretti a rinunciare al tesseramento del nostro compaesano Alessandro Matri che, con grande entusiasmo e nel segno dell’amicizia, aveva accettato l’invito ad entrare a far parte dell’organico della Seconda Categoria. Purtroppo le N.O.I.F. (norme organizzative interne federali) non consentono ad un allenatore iscritto all’albo dei professionisti di essere tesserato per una società di calcio come giocatore. Fiduciosi che il consiglio federale possa intervenire a riguardo, culleremo ancora per un po’ il sogno di vedere Alessandro vestire la maglia del Graffignana!”. Per ora, tutto rimane una suggestione. Il ritorno in campo di Alessandro Matri è durato solo qualche ora, ma per piccolo il paese è stato comunque bellissimo.