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L’ombra della “maledizione dei corvi” si abbatte sulla Famiglia Reale: “Uno è rimasto incastrato con la testa nelle sbarre Torre di Londra ed è morto sbranato dagli altri corvi”

L’ombra della maledizione dei corvi della Tower of London non lascia sperare nulla di buono. Almeno per chi crede nella leggenda…

Se la monarchia inglese è sopravvissuta per per secoli, non è solo merito della sua forza e resilienza, ma anche dei suoi riti e del meticoloso rispetto delle leggende sulle quali c’è poco da scherzare. E poi, oggi, alla fine di un anno orribile per la corona, chi oserebbe scherzare a Buckingham Palace, soprattutto quando un altro corvo è deceduto alla Tower of London? Ebbene sì, inutile nascondere le preoccupazioni perché Gripp, così si chiamava, è la terza vittima in meno di tre anni a lasciare scoperto il ruolo di custodia e sorvolo della torre di Londra. Il povero volatile sarebbe rimasto incastrato con la testa nelle sbarre della gabbia prima di essere attaccato dagli altri e quindi morire. L’episodio sarebbe accaduto da tempo ma solo adesso il quotidiano Metro ha divulgato la notizia. Dopo di lui, in settembre è deceduto Rex mentre di Erin si sono perse le tracce da agosto del 2022. Così avrebbero spiegato dalla Historic Royal Palaces, l’ente di volontari che si occupano della torre, al Daily Mail.

“Tutti e tre i corvi, come gli altri, erano molto amati dai Ravenmaster, coloro che se ne occupano” ha detto un membro del team dei Beefeaters che seguono la torre e conoscono bene i preziosi uccelli che si nutrono di topi, polli, una selezione di carni crude e ogni tanto qualche biscotto intinto nel sangue. A visitatori e turisti è fatto assoluto divieto di dare loro cibo perché la reazione che potrebbero avere avvicinandosi alle persone non può essere prevedibile. In fondo sono “corvi da guardia” che hanno un ruolo fondamentale per la monarchia da almeno 350 anni, da quando cioè, re Carlo II stabilì che per la buona sorte della torre e della corona, ci dovessero essere sempre sei esemplari presenti nella fortezza; diversamente questa sarebbe crollata portandosi dietro anche la monarchia. Il sovrano aveva stabilito questa regola in risposta a chi gli chiedeva di eliminare i volatili dalla zona perché infastidivano le osservazioni astronomiche di John Flamsteed.

Oggi, a rispettare la tradizione ci sono Jubilee, Harris, Poppy, Georgie, Edgar e Branwen, così si chiamano i volatili in servizio permanente. La loro aspettativa di via è in media di 10-15 anni e i loro peggiori nemici sono le volpi rosse che riescono ad infilarsi nella torre, come accadde, l’ultima volta, nel 2013.
Certo, in tempi diversi da quelli che la monarchia sta attraversando, nessuno si sarebbe messo in allarme di fronte ad una notizia del genere perché può succedere. Ma il 2024 sicuramente rappresenta uno degli anni più drammatici per la famiglia Windsor che sta cercando di reagire a testa alta a tante difficoltà. Il sovrano, in primis, è stato colpito da un cancro scoperto dopo essere stato ricoverato, lo scorso gennaio, per un cancro alla prostata ingrossata. Da lì un susseguirsi di diagnosi nefaste perché anche la principessa del Galles ha lottato contro un tumore nello stesso momento e di lì a breve anche Sarah Ferguson.

Oggi il Re sta preparando il suo royal tour in Australia dove andrà fra una settimana ed è stato autorizzato dai medici a sospendere temporaneamente le terapie alla quali è sottoposto. Kate ha fatto sapere di avere concluso il ciclo di chemioterapia preventiva e ha ricominciato a mostrarsi in pubblico per gli impegni ufficiali, ma l’ombra della maledizione dei corvi della Tower of London non lascia sperare nulla di buono. Almeno per chi crede nella leggenda…