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“Non si vedeva niente, l’acqua era nera. Avevo paura”: Gregorio Paltrinieri racconta l’incubo di nuotare nella Senna a Parigi

Il nuotatore italiano è tornato sulla gara più discussa delle Olimpiadi di Parigi 2024

Ricordate quando la Senna era al centro di qualsiasi tipo di polemica durante le ultime Olimpiadi a Parigi perché inquinata e impraticabile? Ecco, Gregorio Paltrinieri non l’ha di certo dimenticato. E ci tiene a farlo sapere al Festival dello Sport 2024 di Trento: “Avevo paura, quella era stata una gara molto difficile: non si vedeva niente. Io mi sono buttato per partire e l’acqua era completamente nera: non volevo neanche sapere cosa ci fossedentro“. Il nuotatore italiano si era già detto preoccupato delle condizioni del fiume: l’aveva definita “una presa in giro”. Paltrinieri a Parigi è riuscito a vincere l’argento nei 1500 stile libero e il bronzo negli 800 stile libero, entrando nella storia del nuoto italiano. Ma una volta uscito dalla vasca, nel fiume di Parigi ha gareggiato facendo grande fatica, come testimonia il nono posto ottenuto nella 10km.

Una Senna sporca e impraticabile
Senza dubbio, “Senna” è stata una tra le parole più cercate dell’ultima estate. I motivi sono semplici e ben noti: il fiume, scelto come campo di gara per le prove di triathlon, individuale e staffetta mista, e quelle di nuoto di fondo (o nuoto in acque libere), si è trasformato in un flop totale. Inquinato (a causa di alti tassi batterici di Escherichia-coli) e inizialmente dichiarato impraticabile, molte gare sono state rinviate. Più volte e anche durante le Paralimpiadi. Una volta disputate – tra il malumore e le contestazioni generali – alcuni atleti hanno accusato il colpo fisicamente. Come accaduto alla nuotatrice belga Claire Michel, anche se non si è trattato di Escherichia Coli. Quello che doveva essere il fiore all’occhiello delle Olimpiadi di Parigi si è trasformato in una corrente d’acqua nera.