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“Non vogliamo più la stella Michelin. Vogliamo tornare a essere un posto dove mangiare piatti concreti”: così i tre chef del ristorante Il Giglio di Lucca

Amici, a Vanity Fair hanno spiegato di aver comprato il ristorante "12 anni fa" perché volevano "innanzitutto divertirsi". Dopo cinque anni del prestigioso riconoscimento qualcosa è cambiato...

di F. Q.

“Oggi, dopo 5 anni di Stella Michelin, non la vogliamo più, vogliamo ritrovare quella voglia di divertirci che abbiamo perso. La stella Michelin è un onore ma impone anche uno stile e una sorta di “pressione” sulla scelta del menù e dell’atmosfera del locale, che non è più il nostro”. Così i tre chef del ristorante Il Giglio di Lucca raccontano una scelta che è comprensibile. Amici, a Vanity Fair hanno spiegato di aver comprato il ristorante “12 anni fa” perché volevano “innanzitutto divertirsi”. Oggi spiegano anche la decisione sul prestigioso riconoscimento: “Abbiamo capito che vogliamo tornare ad essere un ristorante per tutti i giorni e per tutte le occasioni, dove i commensali possono godersi l’esperienza e divertirsi in un ambiente conviviale. Vogliamo lavorare con il sorriso”. Insomma, se da un lato chi va in ristorante Michelin si aspetta “una certa formalità”, dall’altro i tre chef de Il Giglio vogliono tornare ad “essere un posto dove mangiare piatti concreti, dove c’è una carta di vino divertente, c’è un buon rapporto qualità prezzo. Essere proprietari di un locale che non ti rispecchia e che forse non potresti nemmeno permetterti non ha senso, ma soprattutto eravamo diventati statici. Avevamo messo da parte il nostro desiderio di evolvere, di divertirci e improvvisare”.

Foto dal profilo Instagram del ristorante Il Giglio

“Non vogliamo più la stella Michelin. Vogliamo tornare a essere un posto dove mangiare piatti concreti”: così i tre chef del ristorante Il Giglio di Lucca
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