Giustizia & Impunità

Esami superati con l’aiuto di un prof, l’Università di Genova chiede quasi mezzo milione di risarcimento agli ex studenti

Proprio due anni fa era l’indagine “110 e frode” a Genova con l’ipotesi del superamento degli esami grazie all’aiuto da casa di un ex docente. Oggi la Repubblica riporta la notizia che l’Università di Genova, a due anni dagli accertamenti, chiede a 26 ex studenti di Economia e a un docente di scuola superiore quasi […]

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Proprio due anni fa era l’indagine “110 e frode” a Genova con l’ipotesi del superamento degli esami grazie all’aiuto da casa di un ex docente. Oggi la Repubblica riporta la notizia che l’Università di Genova, a due anni dagli accertamenti, chiede a 26 ex studenti di Economia e a un docente di scuola superiore quasi mezzo milione di risarcimento. La richiesta è stata presentata ai giudici tramite l’Avvocatura dello Stato. Il Tribunale deciderà alla prossima udienza.

Stano all’accusa quello degli studenti e dell’ex prof “era un sistema collaudato” nel quale un ex insegnante delle superiori suggeriva risposte via WhatsApp e scriveva tesine sotto compenso di molti universitari. Il caso era emerso due anni fa con l’avviso di conclusione indagini per fatti risalenti tra il 2018 e il 2019. L’indagine scattò su segnalazione di alcuni studenti rispetto all’esame scritto di Ragioneria Generale, dove gli alunni che prendevano ripetizioni dal docente sarebbero passati nonostante i forti dubbi dei colleghi sulla loro preparazione.

Al centro delle indagini erano finiti gli esami di Statistica, Ragioneria, Economia della Mobilità Urbana, Politica Economica e Finanziaria. Superati, secondo i pm, grazie all’allora insegnante delle superiori che inviava le risposte su WhatsApp durante lo scritto. Ma sul menu offerto, secondo gli inquirenti, c’erano anche tesi interamente scritte dal docente e discusse dagli universitari. Nella prima fase delle indagini e proprio durante la prova di un appello d’esame di Ragioneria Generale, i finanzieri del comando provinciale di Genova avevano trovato il professore a casa sua, cellulare in mano, mentre suggeriva ai propri alunni le risposte per superare gli esami. Il tutto mentre un militare si era “infiltrato” in una sessione d’esame avendo così la conferma di come stavano andando le cose.

I prezzi? Sempre secondo gli inquirenti, per le tesine di fine triennio il docente prendeva circa 600 euro, e ogni ora dedicata alla scrittura di queste costava 35 euro. Ma sotto esame scattava anche l’aiuto da casa.