Laura Santi, perugina affetta da sclerosi multipla che ad aprile 2022 aveva chiesto all’azienda sanitaria di essere sottoposta alle verifiche previste dalla sentenza costituzionale 242 del 2019 per l’accesso alla morte assistita, ha denunciato per la seconda volta la USL Umbria 1 per omissione di atti d’ufficio e violenza privata. Sono trascorsi, infatti, oltre 5 mesi da quando, a seguito di un forte peggioramento delle sue condizioni, Laura Santi si è rivolta all’azienda sanitaria Umbria 1 per chiedere una rivalutazione delle proprie condizioni. Da quelle nuove verifiche, rese necessarie da un peggioramento importante di Laura Santi – peggioramento che procede e non si arresta – l’azienda sanitaria non ha mai risposto né dato alcun tipo di riscontro né a Laura né ai suoi legali nonostante due diffide, neppure sulle ragioni del ritardo. Lo ha annunciato oggi nel corso del congresso dell’associazione Luca Coscioni a Roma.

Articolo Precedente

Fine vita, Laura Santi denuncia ancora l’Asl Umbria: “Che avete paura? Aspetto da 5 mesi il parere di una commissione”

next