Un operaio di 29 anni è morto oggi in un incidente avvenuto alla Tecnomat di Altavilla Vicentina in provincia di Vicenza. L’ennesimo caso di una lunga serie di morti bianche come certificato dai dati Inail resi noti solo due giorni fa. Giuseppe Tagliapietra, 29 anni (e non 25 come scritto in un primo momento), ha perso la vita dopo essere stato travolto da un carico di finestre, che stava movimentando. L’incidente si è verificato nel piazzale esterno deò grande magazzino per il bricolage e i prodotti per l’edilizia.
Il dipendente si trovava nell’area adibita allo stoccaggio dei materiali, ma utilizzata anche dai clienti del centro per il ritiro della merce acquistata. La dinamica esatta è ancora in fase di accertamento, da parte dei carabinieri e dei tecnici dello Spisal: dai primi rilievi è emerso che il giovane stava movimentando un bancale di finestre, pronte per essere stoccate, quando il carico gli è caduto addosso, schiacciandolo. A dare l’allarme sono stati i colleghi che in quel momento si trovavano nel piazzale. Sul posto sono arrivati i sanitari del Suem 118 che hanno prestato le prime cure all’infortunato, trasportato poi in condizioni gravissime all’ospedale San Bortolo di Vicenza. Qui purtroppo l’uomo è deceduto, a causa della gravita delle lesioni.
Una caduta dall’alto è invece la causa dell’infortunio di cui è rimasto vittima un operaio 19enne. Il giovane è precipitato da un ponteggio, da un’altezza di 6 metri. L’incidente si è verificato all’interno del termovalorizzatore di A2A a Brescia. Il ragazzo stava montando il ponteggio, per un intervento di manutenzione, quando è stato colpito da una trave ed è caduto sbattendo violentemente la testa. All’arrivo dei soccorsi, il 19enne non riusciva a muovere gambe e braccia. L’intervento in aiuto del ferito è stato immediato. “La squadra d’emergenza dell’impianto e la squadra di soccorso avanzato, sempre presente con personale specializzato quando vi sono attività di manutenzione programmata alle linee del Termoutilizzatore, sono intervenute immediatamente per prestare i primi soccorsi” ha spiegato in una nota A2A.
Commentando l’incidente in Veneto, il segretario regionale del Pd, Andrea Martella, ha parlato di “tragedia inaccettabile, che ci riporta – ha aggiunto – alla questione della sicurezza sul lavoro, per cui non si fa abbastanza”. “La sicurezza sul lavoro – ha proseguito l’esponente e senatore Dem – deve diventare un assillo; per questo torniamo a sollecitare il Governo nazionale e la Regione all’adozione di misure più efficaci per aumentarla: più controlli, maggiore formazione, incentivi alle imprese in particolare per chi adotta buone pratiche. La sicurezza sul luogo di lavoro deve diventare un fattore qualificante anche per la competitività e non essere vista come un mero costo”.
Gli infortuni e gli incidenti sono infatti in aumento. Le denunce di infortunio presentate all’Inail nei primi otto mesi del 2024 sono in aumento e sono state 386.554 (+0,9% rispetto allo stesso periodo del 2023 e -20,2% rispetto agli otto mesi del 2022), con aumento più rilevante per gli incidenti avvenuti in itinere, ovvero nel tragitto casa-lavoro. I casi mortali sono stati 680 (+3,5% rispetto allo stesso periodo del 2023). L’incidenza sul totale degli occupati Istat (dati provvisori) – sottolinea l’Inail – è in calo rispetto al 2019 sia per gli infortuni (-11,1%) sia per i decessi (-5,1%), mentre rispetto al 2023 è -1,2% per i primi e +1,1% per i secondi. In aumento del 21,3% le patologie di origine professionale denunciate, pari a 58.857.
L’aumento delle denunce di infortunio che emerge dal confronto dei primi otto mesi del 2023 e del 2024 è legato sia alla componente maschile, che registra un +0,4% (da 249.344 a 250.325 casi denunciati), sia a quella femminile, con un +1,7% (da 133.898 a 136.229). L’incremento ha interessato i lavoratori italiani (+0,2%) e soprattutto gli extracomunitari (+5,3%), mentre il dato dei comunitari è in calo (-3,8%). L’analisi per classi di età mostra aumenti tra gli under 15 (+20,9%), soprattutto per l’incremento degli infortuni tra gli studenti (effetto dell’estensione assicurativa Inail disposta dal decreto legge lavoro n. 48/2023), nella fascia 20-29 anni (+1,7%) e in quella 60-74 anni (+5,9%). Si registra, per contro, un calo tra i 15-19enni (-2,3%), tra i 30-59enni (-2,4%) e tra gli over 74 (-2,2%).
Per quanto riguarda i casi mortali, le denunce presentate nei primi otto mesi del 2024 sono state 680, 23 in più rispetto alle 657 registrate nel pari periodo del 2023. A livello nazionale i dati, pur provvisori, rilevano un incremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 500 a 507, e di quelli in itinere, da 157 a 173. Tra i settori con più decessi avvenuti in occasione di lavoro si evidenziano le Costruzioni con 92 casi (contro i 72 del 2023), il comparto manifatturiero con 60 decessi denunciati (56 nel 2023), il Trasporto e magazzinaggio con 53 (69 nel 2023), il Commercio con 35 (37 nel 2023) e il Noleggio e servizi di supporto alle imprese con 25 (24 nel 2023).
L’incremento è legato sia alla componente maschile, le cui denunce mortali sono passate da 609 a 621, sia a quella femminile, da 48 a 59. Diminuiscono le denunce dei lavoratori italiani (da 531 a 526) e aumentano quelle degli extracomunitari (da 94 a 113) e dei comunitari (da 32 a 41). L’analisi per classi di età evidenzia incrementi delle denunce tra gli under 15 (da 1 a 2 casi), tra i 20-24enni (da 33 a 37), tra i 35-39enni (da 39 a 48), tra i 45-59enni (da 283 a 306) e tra gli over 64 (da 59 a 78) e riduzioni tra i 15-19enni (da 15 a 9), tra i 25-34enni (da 72 a 61), tra i 40-44enni (da 60 a 48) e tra i 60-64enni (da 95 a 91).