Televisione

“Ho sofferto di bulimia, mi ingozzavo di cibo poi vomitavo tutto. La ricerca della perfezione ti porta a esplodere”: Federica Pellegrini si sfoga a Ballando

La nuotatrice si è aperta su una pagina molto dolorosa della propria adolescenza

di Emanuele Corbo
“Ho sofferto di bulimia, mi ingozzavo di cibo poi vomitavo tutto. La ricerca della perfezione ti porta a esplodere”: Federica Pellegrini si sfoga a Ballando

“Dovevo essere la prima della classe a scuola, a nuoto, e questa ricerca continua della perfezione prima o poi ti porta a esplodere”. A Ballando con le stelle Federica Pellegrini mostra un altro lato di sé: non quello vincente della campionessa, bensì quello fragile e insicuro. L’atleta ricorda infatti come in adolescenza si sia trovata a fare i conti con la bulimia.

IL RACCONTO DI FEDERICA PELLEGRINI – Sempre molto critica con se stessa, Pellegrini torna con la memoria a quella fase di passaggio in cui da bambina si stava trasformando in giovane donna: “Forse per me l’adolescenza è stata veramente l’esplosione” spiega. “Il mio fisico non era più longilineo, ho cominciato ad avere questo cambiamento nel corpo di una donna e qualche problemino è arrivato. Da lì è crollato tutto il mio mondo. Ho sofferto di bulimia perché ho vissuto 36 anni in costume da bagno, davanti a tutti. Quando il tuo corpo ha quella fase di passaggio, da corpo di bambina a corpo che sta diventando donna, non ti riconosci più”.

I PROBLEMI ALIMENTARI – Ed ecco che le ripercussioni mentali ed emotive si affacciano con violenza: “Il non riconoscersi allo specchio mi ha portato ad avere questo problema psicologico, grandissimi sensi di colpa, dove mi ingozzavo di cibo dalla mattina alla sera e poi vomitavo tutto quello che avevo mangiato”.

L’IMPORTANZA DI CHIEDERE AIUTO – La nuotatrice fa sapere di esserne uscita grazie all’amore dei familiari, alla passione per il nuoto e, soprattutto, chiedendo aiuto a persone competenti: “Mi ha salvato il nuoto perché non riuscivo più a performare, non ne avevo le energie. Poi il fatto di avere una famiglia unita significava che sapevi che qualsiasi cosa fosse successa sapevi dove ritornare, però c’è anche da dire che bisogna affidarsi a una persona professionale perché è l’unica che può aiutare veramente”.

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