Le parole di Vannacci a Pontida sulla cittadinanza? “Un’idea regressiva di sangue e suolo che rievoca il nazionalsocialismo“. Tomaso Montanari, ospite di ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico condotto da Luca Sommi e Andrea Scanzi in onda su Nove, esordisce con una battuta – Sono tutti cittadini con il Carso degli altri – ma controbatte senza alcun sarcasmo all’ennesima sparata del Generale Vannacci, che dal palco della Lega, il 6 ottobre aveva detto che la cittadinanza è un merito che va guadagnato. “Davvero non sapevo che la cittadinanza la si guadagnasse sul Carso e non per nascita“, ha commentato il conduttore. “Qual è il merito di essere nati per caso in qualche posto? Sono i meriti dei nonni? – si è chiesto lo storico dell’arte in modo retorico – Questa è proprio l’idea del sangue, un’idea contraria a quella della Costituzione, che usa la parola ‘nazione’ tra i principi fondamentali solo all’articolo nove, il quale non parla di sangue o di avi, ma di patrimonio culturale, di ricerca, di paesaggio, di sviluppo della cultura”.

Il rettore dell’Università per Stranieri di Siena ha poi spiegato: “Il sangue degli italiani è un sangue meticcio mescolato. Se ci facciamo le analisi del sangue sono mescolate. Le nostre parole sono arabe, perfino ‘pastasciutta’ visto che nel Medioevo siciliano, nell’alto medioevo siciliano, era fatta dagli arabi”. E ancora: “A un certo punto abbiamo capito che siamo italiani per via di cultura e che siccome la cultura è mobile, si acquista e cambia. Tutti possono diventare italiani, anche quelli che avevano un nonno che sparava addosso ai nostri nonni nella Prima guerra mondiale”. Per tornare a Vannacci e al suo singolare concetto di cittadinanza per via di merito, il professore ha detto: “La sua è un’idea regressiva di sangue e suolo, che tra i suoi antenati ne ha uno che mi fa particolarmente impressione: il nazismo. Il nazionalsocialismo promuoveva l’idea di cittadinanza attraverso il sangue“.

Montanari ha infine commentato la scelta di Elly Schlein che è salita sul palco del Forum di Assago per cantare, anzi rappare, con J-Ax: “Forse sarò un vecchio moralista, ma con l’Europa in guerra, il Medio Oriente in quelle condizioni, penso che siamo sull’orlo del baratro. – ha detto il professore – Mi viene sempre in mente Garibaldi, che che viene svegliato nel cuore della notte dopo una giornata di battaglia perché il popolo lo vuole acclamare, si affaccia alla finestra e dice: ‘Italiani, siate seri’… Una cosa rivoluzionaria detta a degli italiani. Aggiungo una cosa nel merito: si può essere pop e non c’è nulla di male nell’avere un lato di leggerezza, se però si ha anche un lato capace invece di interpretare la profondità del mondo. A me piacerebbe vedere nella Schlein una proposta forte, seria, alternativa, per esempio, sulle guerre. Invece il Pd sull’Ucraina, ma anche purtroppo sul Medio Oriente è abbastanza al traino del mainstream guerrafondaio”, ha concluso il rettore dell’Unistrasi.

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