Oltre 2500 persone hanno manifestato a Seano, nel Comune di Carmignano (Prato), al corteo indetto a sostegno del diritto di sciopero e contro lo sfruttamento dopo l’assalto notturno ad un picchetto di operai e sindacalisti che scioperavano davanti ad una ditta a conduzione cinese. Mentre il corteo, indetto da Sudd Cobas, sfilava, da una delle molte fabbriche della zona, aperte e al lavoro nonostante sia domenica, sono usciti due operai pakistani che al grido “Sciopero sciopero” si sono uniti agli altri manifestanti.
In corteo anche l’assessore regionale al lavoro Alessandra Nardini, il segretario regionale della Cgil Rossano Rossi e semplici cittadini. Tra slogan e striscioni alcuni manifestanti sventolano anche bandiere della Palestina. “Oggi, nel 2024, si continua a lavorare 12 ore al giorno sette giorni su sette – ha sottolineato Luca Toscano di Sudd Cobas -. Si continua a lavorare anche la domenica, siamo qua per poter proteggere il diritto di sciopero”.
Ad aprire il corteo un grande striscione, sorretto dagli operai pakistani impiegati nelle ditte della zona, con la scritta ‘Giù le mani da chi sciopera’ e ‘stop mafie e sfruttamento’, per rivendicare il diritto a lavorare otto ore al giorno per cinque giorni alla settimana, invece di turni quotidiani da 12 ore senza ferie e malattia. Al corteo partecipa inoltre la Cgil della Toscana, nonostante qualche tensione con l’organizzazione territoriale pratese riguardo all’adesione. Ci sono poi la Regione Toscana con il presidente Eugenio Giani e l’assessore all’ambiente Monia Monni, l’Amministrazione comunale di Prato con l’assessora alla contemporaneità Maria Logli, oltre al Pd e ad una nutrita delegazione del Movimento cinque stelle pratese. Con loro anche gli operai dell’ex stabilimento Gkn di Campi Bisenzio.