Lo sciopero dei treni indetto dalla Cub, da Sgb e dall’assemblea del personale macchinista e del personale di bordo dalle 21 di sabato 12 ottobre alle 20.59 di domenica 13, ha registrato “tra il 70 e l’80% di adesione del personale in servizio, con impatti difficilmente quantificabili al momento, ma che sono altissimi per quanto riguarda il trasporto regionale e rilevanti su quello ad alta velocità, nonostante le comandate su alcuni servizi”, come spiega a ilfattoquotidiano.it il segretario nazionale della Cub Trasporti, Antonio Amoroso, nel primo pomeriggio di domenica.

La protesta, ricorda il sindacalista, è stata indetta per rivendicare degli “aumenti salariali adeguati, a parità di orari di lavoro, vista la perdita del potere d’acquisto dei lavoratori che secondo i dati Istat è tra il 40 e il 50%” e per ottenere un “adeguamento delle norme di sicurezza: se per Matteo Salvini un chiodo blocca il trasporto ferroviario del Lazio e ci vogliono oltre 15 ore per farlo ripartire, significa che non esistono né adeguate misure preventive, né misure di emergenza studiate per intervenire a fronte di situazioni come questa”, continua Amoroso, ricordando la strage di Brandizzo dell’agosto 2023 e la morte del lavoratore di Reggio travolto da un’intercity il 4 ottobre scorso, “dimostrano che esternalizzazioni e privatizzazioni stanno contribuendo a falcidiare le norme sulla sicurezza“.

Dal canto suo Fs sabato aveva avvertito che lo sciopero “potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia. Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine della protesta sindacale”. Trenitalia, tenuto conto delle “possibili importanti ripercussioni sul servizio”, ha invitato i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione e, ove possibile, a riprogrammare il viaggio. E così il sito internet del gruppo pubblico rimanda i viaggiatori in cerca di informazioni a un numero verde (800 892 021) che però, in un messaggio registrato, avvisa di non poter garantire di riuscire a prendere tutte le telefonate proprio a causa dello sciopero.

Intanto solo nella stazione centrale di Milano dal mattino di domenica erano stati cancellati 21 treni, in pratica è saltato un collegamento su tre di quelli previsti nel capoluogo lombardo tra le 7 e le 8.30 del mattino. “Stanno aderendo allo sciopero settori nevralgici che quando si fermano impongono la cancellazione dei treni perché non ci sono garanzie”, ha riferito la segreteria della Cub. Il sindacato di base sottolinea di non voler creare contrapposizione con pendolari e passeggeri: “Scioperiamo per chiedere sicurezza e assunzioni anche per loro: il blackout di Roma Termini, come le morti sul lavoro, sono e devono essere prevenute”.

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