Scienza

Donna al quarto mese operata per un rarissimo tumore alla testa, 5 mesi dopo il parto: il neonato sta bene

La prima volta al mondo di un parto dopo un delicato intervento chirurgico alla testa a una donna in gravidanza è stata portata a termine in Italia. Al quarto mese di gravidanza a una donna in attesa è stato diagnostico un tumore rarissimo in una cartilagine dentro il cranio, un condrosarcoma che di solito colpisce le ossa lunghe. Operata con una tecnica mini-invasiva endoscopica, il tumore è stato rimosso e la paziente, che ha 36 anni, ha potuto portare a termine la gravidanza e ha partorito mediante taglio cesareo. L’intervento è stato eseguito alle Molinette di Torino, il parto all’ospedale Sant’Anna della stessa azienda ospedaliera, la Città della Salute. Si tratta – secondo quanto hanno verificato i medici torinesi – del primo caso al mondo di parto dopo questo tipo di operazione.

A portare i medici a scoprire il condrosarcoma erano stati disturbi alla vista, comparsi al terzo mese di gravidanza. La risonanza magnetica ha identificato il tumore, circa un centimetro e mezzo, che si stava sviluppando in un’area del cranio nella quale iniziava a comprimere i nervi che controllano i movimenti oculari. L’intervento chirurgico era l’unica opzione ed è stato eseguito dall’equipe guidata al dottori Francesco Zenga, responsabile della Chirurgia del Basicranio e Ipofisaria all’ospedale Molinette. e dalla dottoressa Federica Penner. L’operazione è durata 3 ore. Alla 38/a settimana di gravidanza il parto. Ora la donna, che deve completare il percorso di terapie per la cura del tumore, e il neonato sono a casa.

Una “doppia felicità”, e tra le braccia “un bimbo buonissimo e tranquillissimo: certo, si sveglia ancora di notte perché mangia ogni 4 ore, ma va bene così. Dall’ansia alla gioia di stringere il mio bambino” ha raccontato la 36enne di Cavour (Torino). A LaPresse racconta la scoperta del tumore, il percorso che ha seguito, la paura di non poter abbracciare il bambino che portava in grembo. “Avevo capito subito che qualcosa non andava, avevo la vista offuscata, è stata una cosa immediata. Il mio ginecologo mi aveva consigliato di rivolgermi a un oculista – spiega -, è stato lui il primo a capire che non era un offuscamento della vista, ma che dietro c’era qualcosa di più, e mi ha indirizzata alle Molinette di Torino”. Era incinta di un mese e mezzo quando si sono presentati i primi sintomi, a marzo 2024. I medici all’ospedale Molinette, dopo aver accertato la presenza del tumore, le hanno somministrato prima del cortisone, per una settimana, perché “non potevo assumere alcun farmaco e volevano capire se in questo modo si potesse rimpicciolire”. In caso contrario, “mi avevano prospettato l’interruzione della gravidanza”. Invece, i medici hanno deciso di operare e “sono riusciti a rimuovere il tumore” e a garantirle di portare a termine la gravidanza. Arrivata alla 38esima settimana, i medici che fin dall’inizio hanno seguito il suo ‘caso’, hanno optato per il parto cesareo.