Salute

Il 70% di bimbi e ragazzi in Italia ha carie o problemi dentali: ecco le regole da rispettare e quando fare la prima visita

La malattia del cavo orale colpisce 486 milioni di bambini nel mondo e, in Italia, circa il 70% dei ragazzi presenta carie o lesioni dello smalto

La malattia più diffusa del cavo orale? È ancora la carie dentale. Colpisce 486 milioni di bambini nel mondo e, in Italia, circa il 70% dei ragazzi presenta carie o lesioni dello smalto. Diciamo “ancora” perché nonostante le numerose informazioni sulla prevenzione dei disturbi dentali, visti questi dati, le pratiche di una buona igiene orale quotidiana non sono così diffuse e, probabilmente, non sempre sono corrette.

L’Associazione nazionale dentisti italiani (Andi) e la Federazione italiana medici pediatri (Fimp) hanno lanciato in questo mese dedicato alla prevenzione dentale il “Manifesto per la salute orale dei più piccoli”: una serie di regole da osservare fin dalla più tenera età. In particolare, dentisti e pediatri raccomandano innanzitutto un’alimentazione sana: meglio una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura e latticini, evitando le bevande zuccherate, caramelle e dolci. Poi buone abitudini fin da piccoli: la regola d’oro è pulire la cavità orale dei neonati con una garza umida dopo il pasto; per i più grandicelli: spazzolare i denti almeno 2 volte al giorno per 2 minuti.

La prima visita a due anni
Nella prevenzione, prima si comincia meglio è. Per esempio, la prima visita deve avvenire non oltre i 2 anni, o anche prima se necessario. Secondo questo Manifesto, bisogna puntare sulla fluoroprofilassi: la comunità scientifica è unanime nel consigliare, fin da piccoli, l’utilizzo di un dentifricio con fluoro (almeno 1.000 ppm) per contrastare l’insorgenza delle carie. La quantità suggerita di dentifricio è pari circa a 1 chicco di riso fino ai 2 anni e a un seme di pisello fino ai 6 anni.

Sigillatura e protezione denti
Dentisti e pediatri consigliano anche le sigillature dentali che creano una barriera fisica contro i batteri e possono ridurre il rischio di carie fino all’80 per cento. Vanno evitate poi abitudini dannose come succhiare il pollice, il ciuccio o mangiarsi le unghie che possono influire negativamente sulla salute dei denti e del cavo orale. Va fatta attenzione a eventuali anomalie: le visite regolari dal dentista servono per monitorare il regolare sviluppo dentale nei bambini e per individuare precocemente eventuali anomalie. Due consigli finali: far indossare ai bambini un paradenti durante l’attività sportiva perché riduce il rischio di lesioni ai denti, alle gengive e alla mascella e poi dare il buon esempio con i genitori per primi a seguire una corretta routine di igiene orale, altrimenti difficilmente i bambini faranno lo stesso.

Il parere dell’esperta
Ma che caratteristiche hanno i dentini dei più piccoli e perché è necessario fare la prima visita addirittura al secondo anno di vita?
“I denti da latte, come dice il nome stesso, devono accompagnare i bambini nella prima fase della loro vita, nella masticazione di cibi gradualmente più complessi e nel corretto sviluppo delle ossa mascellari – spiega al FattoQuotidiano.it la dottoressa Elisa Travagliati, Odontoiatra di Firenze -. Per questo motivo la loro eruzione è graduale, inizia intorno ai 6-8 mesi e si completa intorno ai 2 anni. Sono più piccoli dei denti definitivi e sono solo 20 (anziché 32).

Sono anche più ‘teneri’ dei denti definitivi a causa del loro minor grado di mineralizzazione, e purtroppo tendono a cariarsi in fretta e con carie destruenti. Quando i genitori mi chiedono quale sia l’età giusta per un primo controllo, la mia risposta è: ‘appena si riesce ad avere un po’ di collaborazione da parte del bambino!’. Prima si riesce e meglio si possono intercettare carie in forma iniziale senza arrivare a una situazione dolorosa per il piccolo paziente (che poi renderebbe anche più difficoltosa la terapia), individuare situazioni di malocclusione, istruire i genitori a una corretta igiene orale, far familiarizzare il bambino con lo studio odontoiatrico…”.

Si consigliano anche le sigillature dentali. In cosa consiste questa operazione e quali materiali vengono utilizzati?
“Le sigillature consistono nell’applicazione di un materiale specifico (vetro-ionomeri o resine composite, inerti e quindi molto sicuri in termini di tossicità) nei solchi dei molari e/o premolari permanenti, per prevenirne la carie. Sono consigliate quando abbiamo di fronte denti con un’anatomia complessa, cuspidi e solchi accentuati, all’interno dei quali può facilmente residuare cibo e iniziare il processo carioso. Una cosa importante da tenere presente è che è necessario procedere alla sigillatura immediatamente dopo la completa eruzione del dente: dopo un po’ di tempo queste zone verranno colonizzate da batteri che verrebbero “intrappolati” dal materiale sigillante e la carie sarebbe favorita”.

Come pulire i denti dei bambini così piccoli? Con un normale spazzolino?
“Per quanto riguarda l’igiene orale, all’inizio, quando sono comparsi solo gli incisivi, può essere sufficiente strofinarli con una garza imbevuta di acqua. Quando il bambino è un po’ più grande si può introdurre uno spazzolino da denti pediatrico, più morbido e più piccolo di quelli degli adulti, talvolta colorato per essere più accattivante. Se il bambino lo tollera, si può usare un dentifricio calibrato in base all’età. È importante motivare il bambino all’igiene orale dopo ogni pasto, incoraggiandolo a lavarsi i denti da solo non appena ne ha le capacità, ma i genitori devono in ogni caso controllare e perfezionare il suo operato!”.

Un ultimo suggerimento?
“Rivolgetevi sempre a un medico odontoiatra specialista in pedodonzia e/o ortodonzia, vi consiglierà al meglio per la salute orale del vostro bambino e vi seguirà negli anni per monitorare la crescita”.