“La storia italiana è fatta di emigrazione e di immigrazione. Trenta milioni gli italiani partiti per l’estero tra l’unità d’Italia e il secolo scorso. Sei milioni, ora, quelli che vivono stabilmente all’estero. Oltre un milione e trecentomila gli italiani che si trasferirono dal Sud al Nord negli anni ’60. In dieci anni – dal 1951 al 1961 – trecentomila nella sola Milano“. Lo ha sottolineato il presidente Sergio Mattarella in un intervento al Centro Orientamento Immigrati – Fondazione Franco Verga. Il capo dello Stato ha ricordato che ciò avvenne “non senza tensioni, in quella che fu una contrapposizione – che oggi appare incomprensibile e ormai consegnata alla cronaca di quegli anni – tra nuovi arrivati e antichi residenti e, invece, anche un dialogo fecondo nelle periferie urbane tra vecchi e nuovi milanesi, tra immigrati e ambiti sociali popolari, spesso espulsi dai centri storici che avevano abitato”

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Centri in Albania, Schlein: “Governo butta via 800 milioni per deportare i migranti. Potevano essere spesi per le liste d’attesa”

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