Sinner vince e Kyrgios attacca. Sinner alza un trofeo e Kyrgios twitta su X. Una cantilena che ormai si ripete, di settimana in settimana. Nemmeno il tempo di festeggiare la vittoria nel Masters 1000 di Shanghai contro Novak Djokovic, che il numero 1 al mondo ha ricevuto un altro attacco social da parte del tennista australiano. Al tweet: “Ogni giocatore battuto da Sinner sta pensando la stessa cosa: ‘Questo s*****o non dovrebbe essere nemmeno in campo in questo momento'”, Kyrgios ha risposto: “Sì, ridicolo“. Chiaro ed ennesimo riferimento al caso doping.

L’ossessione di Kyrgios si chiama “Jannik Sinner”
Kyrgios continua a far rumore, ma solo dal divano di casa. Non certo per i risultati in campo, data la sua lunga assenza dai circuiti Atp. Quello dell’australiano è solo l’ultimo di tanti attacchi contro l’altoatesino. In seguito alla positività per contaminazione involontaria al Clostebol (agente anabolizzante contenuto in alcune pomate o spray cicatrizzanti e sostanza proibita dall’Itia perché dopante) dell’altoatesino, infatti, sono stati i duri pareri sui social condivisi il giorno della sentenza così come alcune dichiarazioni al veleno non sono di certo passate inosservate: “Se le condizioni di gioco non sono uguali per tutti, si perde un po’ l’integrità di questo sport”, aveva detto. Post su X, storie su Instagram contro di lui sono ormai all’ordine del giorno. Un’ossessione per il tennista azzurro che è continuata anche dopo il ricorso della Wada: “Forse non così innocente dopotutto, eh?”. E poi un’altra provocazione: “Io gioco solo con tennisti puliti”. L’unica risposta che conosce Sinner, invece, è quella del campo. Sette trofei nel 2024 ne sono una prova schiacciante.

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