Una città spaccata a metà per una partita di calcio. Oggi Udine è blindata in attesa della sfida di Nations League tra Italia e Israele (ore 20.45): una partita segnata dalla guerra in corso in Medio Oriente, compresi gli sviluppi degli ultimi giorni, con gli attacchi di Tel Aviv anche alle postazioni italiane dell’Unifil. Una situazione che non ha voluto ignorare nemmeno il ct Luciano Spalletti, prendendo posizione alla vigilia del match con una dichiarazione al Tg1. Da una parte ci sono i timori per la sicurezza prima e durante la gara al Bluenergy Stadium. Dall’altra c’è la paura di scontri e tensioni alla manifestazione pro Palestina. Per questo la città di Udine è stata tagliata esattamente a metà: da una parte coloro che assisteranno al match Italia-Israele, dall’altra i partecipanti al corteo pro Pal. L’impianto sportivo è situato in periferia, mentre la manifestazione si snoderà in pieno centro, ad alcuni chilometri di distanza. Nella notte vicino a palazzo d’Aronco, sede del Comune di Udine, è apparsa la scritta “Comune di Udine complice del genocidio palestinese #banIsrael #nopatrocinio”. La stessa scritta spray, indirizzata però alla Regione Friuli Venezia Giulia, è apparsa anche davanti alla sede della stessa Regione in via Sabbadini. Sul posto è intervenuta la Digos.

Il corteo pro-Palestina
Alla manifestazione pro Palestina sono annunciate migliaia di persone, ma da Questura e Prefettura continuano a non esserci segnali di preoccupazione circa la presenza di infiltrati. La manifestazione ‘Mobilitiamoci in Corteo contro la partita Italia-Israele’ parte alle ore 17 da piazza della Repubblica e dovrebbe terminare intorno alle 19.30 in piazza XX settembre. Continuo il monitoraggio del percorso della manifestazione da parte delle forze dell’ordine: l’allerta è massima. “È in corso un genocidio. Non sarà una partita a farcelo dimenticare – si legge nella locandina che promuove l’iniziativa – Ottantanove realtà per un unico obiettivo: boicottare Israele“. La presenza di Tel Aviv, si legge poi nel testo, “in questa e altre competizioni sportive, nonostante le costanti, evidenti e documentate violazioni dei diritti umani, evidenzia la volontà politica di legittimare a livello internazionale lo stato di Israele e il suo operato”. Per questo, proseguono i promotori, “riteniamo che tutte le atrocità commesse dallo stato di Israele non debbano restare impunite e che sia urgente attivare delle sanzioni internazionali che comprendano anche la messa al bando di Israele dalla Fifa e dagli altri organismi internazionali e l’esclusione da tutte le manifestazioni sportive“.

Le misure di sicurezza allo stadio e negli hotel
Già da ieri, con l’arrivo in Friuli delle due formazioni, è scattata la zona rossa attorno al Bluenergy Stadium e nei pressi dei due noti hotel che ospitano i calciatori di Italia e Israele nell’unica notte di ritiro pre match. L’albergo dove soggiornano gli israeliani è protetto da una sorta di bunker allestito dalle forze dell’ordine. Mentre intorno allo stadio sono state montate barriere e recinzioni e allestiti enormi dissuasori, per consentire una serie di filtraggi prima di arrivare ai tornelli. A facilitare le operazioni è però il numero davvero esiguo di spettatori presenti per la gara del girone della Uefa Nations League. Sono soltanto 11.700 (su una capienza di 25mila) i tagliandi emessi per il match in programma alle ore 20.45, che vedrà sugli spalti la presenza di circa 500 bambini delle scuole calcio del territorio e di circa 800 calciatori delle società dilettantistiche locali.

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