La storia, riportata dal New York Post, sta facendo il giro del web, scatenando un'ondata di indignazione
“Pensavamo che i figli fossero un accessorio, come una borsa firmata o un nuovo cellulare. Ci siamo sbagliati“. Con queste agghiaccianti parole, una donna americana racconta la decisione della cognata “pentita” di essere diventata madre: dare in adozione i suoi due gemelli. No, non è la trama di una serie tv di quart’ordine, ma quanto successo ahinoi realmente negli Stati Uniti. La storia, riportata dal New York Post, sta facendo il giro del web, scatenando un’ondata di indignazione.
“Io e mio marito siamo diventati genitori con il desiderio di avere tre o quattro figli – inizia a raccontare la donna -. La mia prima gravidanza è stata complicata, ma i dottori mi hanno detto che avrei potuto avere altri bambini. La seconda gravidanza, però, è stata terribile ed è finita con un’isterectomia“. Sfuma così il sogno di una famiglia numerosa, ma non il desiderio di dare amore a un bambino: “Sentivamo di avere ancora spazio e amore per altri bimbi nella nostra vita”, spiega, rivelando come lei e il marito abbiano iniziato a quel punto a considerare l’adozione. Proprio in quel periodo, la cognata, “che non aveva mai realmente espresso il desiderio di avere figli”, rimane incinta di due gemelli. Dopo il parto, lei e il marito si accorgono ben presto di cosa significhi realmente avere dei figli, specialmente due gemelli: “Quando i piccoli avevano circa sei settimane sono venuti tutti a stare da noi”, ricorda la donna, descrivendo la sera in cui lei e il marito si sono ritrovati a fare da babysitter ai neonati della cognata.
Due settimane dopo, la cognata e il marito tornano da loro con una confessione inaspettata: “La vita con i figli era molto più difficile di quanto entrambi avessero immaginato” e “sentivano davvero la mancanza della loro vita precedente e della possibilità di fare ciò che volevano quando volevano“. La loro soluzione? Dare i gemelli in adozione. “Si chiedevano se avremmo considerato la possibilità di adottarli. Pensavano che sarebbe stata la soluzione migliore, perché avrebbero potuto continuare a vederli ed essere coinvolti nelle loro vite (a loro piacimento)”. Una richiesta che lascia la donna senza parole: “Eravamo scioccati, non potevamo crederci”. Ma dopo un mese di riflessioni e discussioni, hanno deciso di andare avanti, a patto che fosse redatto un accordo legale che sancisse la rinuncia definitiva alla potestà genitoriale da parte dei genitori biologici. Oggi, i gemelli sono amati e crescono come parte della nuova famiglia, ma la donna ammette che il rapporto con la cognata e il suo compagno è ormai compromesso: “Ho perso ogni rispetto per loro quando hanno essenzialmente ammesso che i loro figli erano diventati un fastidio di cui volevano liberarsi”, conclude con amarezza.