Eco mobilità

Renault R4 E-tech Electric, la rinascita a batteria al Salone dell’auto di Parigi – FOTO

Versatile ed elettrica. La nuova Renault 4 E-Tech a batteria misura 4,14 metri di lunghezza, anche se in termini di spazio sembra più grande. Ha un passo di 262 centimetri e, soprattutto, un bagagliaio con un’altezza di carico di 100 millimetri più basso rispetto alla concorrenza, meno di 61 centimetri. Il volume parte da 420 […]

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Versatile ed elettrica. La nuova Renault 4 E-Tech a batteria misura 4,14 metri di lunghezza, anche se in termini di spazio sembra più grande. Ha un passo di 262 centimetri e, soprattutto, un bagagliaio con un’altezza di carico di 100 millimetri più basso rispetto alla concorrenza, meno di 61 centimetri. Il volume parte da 420 litri con i sedili posteriori in posizione verticale (35 sono quelli del vano sotto al pianale) e supera i 1.400 quando sono reclinati.

Con un certo sforzo è anche possibile rivederci la “mitica” R4 di un tempo (oltre 8,1 milioni di esemplari venduti a livello globale), ma esteticamente è un’auto intrigante, funzionale e moderna, non solo tecnologicamente. Compatta, ma comoda (ci si possono persino trasportare una tavola da surf o un albero di Natale), è pensata per 5 occupanti (che semmai incontrano qualche problema nell’infilare i piedi sotto il sedile davanti), che anche dietro hanno aria in testa, malgrado un’altezza complessiva di appena 1,57 metri (quella da terra è di 181 millimetri).

Leggera quanto basta (da 1.410 kg), fra meno di un anno, quando è prevista la sua commercializzazione (nel primo semestre 2025) sarà offerta con batterie e potenze differenti. Gli accumulatori annunciati sono da 52 e 40 kWh per autonomie anticipate fino a 400 km e superiori a 300 km nelle varianti Comfort Range e Urban Range. Le unità elettriche saranno da 150 (da 0 a 100 in meno di 8,5 secondi e fino a 150 orari di velocità massima) e 120 Cv con coppie rispettivamente di 245 e 225 Nm.

Lo sfizioso tetto apribile in tessuto è a listino con il secondo livello di allestimento: per quanto intrigante, con il cambiamento climatico in corso è un’opzione “rischiosa”, malgrado consenta di trasformare il modello in una sorta di spiaggina. Renault non teme la cannibalizzazione interna al marchio: “Mentre Renault 5 E-Tech Electric si rivolge ad una clientela che predilige una city car con linee da berlina, Renault 4 E-Tech Electric ha una visione più ampia e punta a convertire all’elettrico tutti i tipi di pubblico, comprese le giovani famiglie che preferiscono le linee e l’abitabilità di un Suv”, fanno sapere da Parigi.

Al volante è possibile sfruttare sia le leve per regolare i tre livelli di rigenerazione dell’energia in frenata sia impiegare la funzione “one pedal”. Mettendo mano al portafoglio è possibile equipaggiarla con un massimo di 26 ADAS, i cui sistemi includono anche l’Active Driver Assist per una guida autonoma di livello 2. Proprio tenendo in considerazione i costi in caso di incidente, ingegneri e designer hanno individuato una soluzione economicamente sostenibile (per i clienti) per la calandra vetrata anteriore: tutti i pezzi sono sostituibili singolarmente.

Nessuna indiscrezione circa il prezzo, ma anche valutando la collocazione delle più piccole Twingo (meno di 20.000 euro) e R5 (meno di 25.000), il listino della R4 potrebbe aggirarsi attorno a quota 30.000, forse qualcosa in più, almeno stando alle indiscrezioni diffuse dai media locali. Il tricolore transalpino compare sui modelli per rivendicare la totale francesità del modello, assemblato a Maubege con batterie prodotte a Douai e motori in arrivo da Cléon.

La Renault 4 E-Tech Electric dispone del caricatore bidirezionale in corrente alternata da 11 kW per sfruttare le funzioni V2L (vehicle-to-load) e grazie a Mobilize può accedere a 800.000 punti di ricarica in 25 paesi europei senza tessera né carta di credito. Tre quarti dei fornitori hanno la propria sede entro un raggio di 300 chilometri dal Centro ElectriCity di Ampere, la controllata della Losanga che si occupa di elettrico, a Douai. È un altro passo verso la riduzione dell’impronta carbonica e ambientale portata avanti anche con la logica dell’economia circolare: il tasso di riciclabilità della nuova auto avvicina l’89%.